LAURA LUCENTE
Cronaca

Un evento che non conosce crisi. L’impronta di Stanganini e Bruschi: "Pezzi pregiati per sorprenderci"

Il direttore artistico Furio Velona è legato alla manifestazione da molti anni, suo padre era tra i fondatori. C’è attesa per il ritorno di tanti fedelissimi e dei turisti stranieri che raggiungono la città per l’occasione. .

Furio Velona. è il direttore. artistico da quasi 10 anni

Furio Velona. è il direttore. artistico da quasi 10 anni

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Il padre Pasquale Velona fu, oltre 60 anni fa, uno dei fondatori della mostra antiquaria cortonese insieme ad altri due indimenticati professionisti come Giulio

Stanganini e Ivan Bruschi.

Oggi Furio Velona ne è al timone artistico da quasi 10 anni con la stessa emozione degli inizi. A questa manifestazione è legato da un affetto che forse va anche al di là dell’incarico ufficiale.

Nella sua tradizione di antiquario gelosamente tramandata da generazioni, Velona, è stato negli anni soprattutto un protagonista attento dell’esposizione di fine estate in città.

Qual è la forza della Cortonantiquaria?

"Mentre altre realtà simili alla nostra sono in sofferenza e hanno addirittura chiuso i battenti, la mostra di Cortona ancora è in splendida salute. La sua storicità è un incredibile punto di forza.

Poi Cortona è Cortona. Il richiamo in una città d’arte così magica e conosciuta in tutto il mondo è un’attrattiva di per sé. Il supporto di enti, come l’amministrazione comunale che credono nel progetto fin dagli inizi, è un altro elemento che non va sottovalutato".

Qualche novità sull’assetto della mostra?

"Non moltissime. Gli antiquari presenti sono 20. Gli spazi non ci permettono di aumentare troppo il numero di stand. Molti colleghi continuano a dare fiducia alla kermesse tornando di anno in anno. Qualche nuovo innesto c’è, ma lo zoccolo duro di professionisti è sempre forte e motivato".

In mostra ci saranno chicche da poter ammirare?

"Devo dire che gli antiquari ci sorprendono sempre con oggetti davvero molto belli e preziosi. A Cortonantiquaria quest’anno troviamo opere realizzate perfino nel Quattrocento, ma anche oggetti dell’Ottocento non necessariamente per tasche milionarie, capaci di trasformare la casa in un ambiente interessante e, perché no, anche improntato a quel gusto colto che gli architetti moderni tanto apprezzano.

Qualche anticipazione?

"Giusto qualche esempio per incuriosire: in mostra troverete un San Giovanni Battista di fine Quattrocento, oltre a un olio su tela ottimamente conservato che reca un Ecce Homo cinquecentesco. Da non perdere anche una Natività con Adorazione dei pastori della fine del Seicento o il San Rocco in legno policromo del primo Cinquecento".

Quali sono le aspettative di vendita?

"Il settore antiquario vive ormai da molti anni tra luci e ombre. Quello che caratterizza la Cortonantiquaria, e che viene riconosciuto anche dagli addetti ai lavori, è la qualità e la particolarità degli oggetti proposti. Sono certo che anche quest’anno Igli appassionati d’arte potranno fare i giusti affari.

Mi aspetto il ritorno di molti fedelissimi, anche stranieri che in questi anni hanno acquistato case nella centro Italia e che sono amanti dei bei oggetti antichi con cui non mancano di arredare le loro abitazioni".

Come giudica gli eventi collaterali di quest’anno?

"Li trovo piacevoli e arricchiscono molto l’offerta della mostra. Un plauso me lo lasci fare alla Cortona Sviluppo che organizza egregiamente tutto l’evento".