
Al San Donato la terapia del dolore è ad alta tecnologia. Grazie all’impianto di un neurostimolatore midollare ad alta frequenza posizionato sotto pelle e collegato a due elettrodi che entrano all’interno della colonna vertebrale. "Una tecnologia che non cura la patologia, ma diminuisce il dolore, che spesso diventa esso stesso la "vera" malattia nei pazienti" spiega il dottor Massimo Parolini, direttore del servizio di terapia del dolore della Asl Tse.
"Il nostro obiettivo non è solo mirato al sintomo, ma anche a migliorare la qualità di vita, sia permettendo un ritorno nel mondo del lavoro o anche solo nel gestirsi autonomamente le attività quotidiane. Il neurotrasmettitore è facile da impiantare e la persona può gestirsi da sola lo strumento usando un telecomando che ne regola l’intensità".
Il neurostimolatore che è stato impiantato a Massimiliano, una tecnologia mai utilizzata nel territorio dell’Asl Tse. Immaginatevi di avere 29 anni, essere uno sportivo promettente e guidare una moto per inseguire i propri sogni.
Poi arriva una curva e ti scaraventa a terra. Improvvisamente ti ritrovi per mesi in un letto di ospedale con diagnosi terribili. Questa storia, purtroppo non così sporadica, è quella di Massimiliano che di anni oggi ne ha 50 e da allora combatte contro il dolore e le difficoltà.
"Con tanta fatica e grazie a cure mirate oggi mi muovo in maniera egregia, ma il dolore non mi ha mai abbandonato, è il mio compagno di vita. Da tempo soffro di una forte lombo sciatalgia e dolori alla schiena, diventati cronici.
L’incontro con il dottor Parolini è stato la svolta. Grazie all’impianto di un neurostimolatore midollare oggi riesco a tenere sotto controllo il mio dolore e mi sento pronto a rientrare nel mondo del lavoro."