"Un cattivo esempio per i giovani". L’estrema difesa della mamma

Franca Murialdi commenta la decisione dei giudici. L’iter fino alla svolta

"Un cattivo esempio per i giovani". L’estrema difesa della mamma

"Un cattivo esempio per i giovani". L’estrema difesa della mamma

L’affidamento ai servizi sociali era stato inizialmente negato dopo la sentenza definitiva proprio dallo stesso tribunale di Sorveglianza che concesse però la semilibertà ovvero la possibilità di lavorare fuori durante il giorno e rientrare la sera in carcere ad Arezzo. Poi la svolta per entrambi i giovani aretini. Attualmente i due, oggi trentenni, svolgono opera di volontariato presso un’associazione di Castiglion Fibocchi, il paese dove abitano con le famiglie. Il residuo di pena dovrebbe esaurirsi a ottobre 2025, ma con la buona condotta - valutano i loro difensori - potrebbero finire di scontare la pena anche all’inizio del 2025. La madre della ragazza Franca Murialdi commenta amareggiata: "Così si dà solo il cattivo esempio ai giovani, non si sono mai pentiti". La scarcerazione completa dei due giovani è rimasta finora sotto traccia.

In piena estate Luca Vanneschi era tornato a casa proprio grazie all’affidamento in prova e aveva iniziato il percorso di volontario. Niente è trapelato, forse per evitare polemiche. Stesso iter per l’udienza di metà febbraio che ha sancito l’uscita dal carcere e il ritorno in libertà di Albertoni, seppur con le limitazioni notturne e il servizio di volontariato previsto anche per lui. Sulla morte di Martina Rossi, Albertoni e Vanneschi hanno sempre negato ogni accusa di averla provocata.