
Un trattore ribaltato (foto di repertorio Cardini)
Arezzo, 31 maggio 2018 - C’è un indagato per la morte di Mauro Bartolini: è l’amico che venerdì scorso gli prestò il trattore. L’accusa è quella di omicidio colposo, un atto dovuto della Procura per le condizioni in cui era il mezzo prestato a Bartolini, ovvero vecchio e fuori norma. Nessuna responsabilità diretta sulla morte quindi, l’esito dell’autopsia effettuata sul corpo del 44enne di Lierna di Poppi, avrebbe infatti confermato la versione fornita dai due testimoni: l’uomo sarebbe morto sul colpo schiacciato dal trattore che probabilmente si è ribaltato per la troppa pendenza del terreno.
E’ stata irrilevante quindi la scelta dell’amico e proprietario del mezzo di non aspettare i soccorsi e di trasportarlo con la propria jeep in ospedale. Mauro era già morto e nessuno avrebbe potuto salvarlo. Le indagini quindi si concentreranno solo sulle condizioni del trattore, che non aveva requisiti di legge e che non doveva circolare essendo sprovvisto delle dovute protezioni. Venerdì scorso glielo aveva chiesto in prestito per dare il ramato alle viti, essendo il suo troppo grande per muoversi nella vigna.
Ad assistere all’incidente anche un altro testimone, sentito dai carabinieri della Compagnia di Bibbiena. Si tratta di un nord africano che si trovava sul posto e che ha confermato la stessa versione. Ieri intanto nella chiesa di San Michele di Lierna si è svolto il funerale e un intero paese si è stretto al dolore della moglie Lara, proprietaria a Lierna di un’azienda agricola, definita da tutti un vero gioiellino, un luogo curato in ogni dettaglio anche grazie all’aiuto del marito Mauro, conosciuto falegname del posto. Tanta la gente, tante le lacrime.
Ancora nessuno si capacita dell’accaduto. Sul volto dei presenti il dolore e l’incredulità. La piccola frazione di Poppi, appena appresa la notizia, aveva deciso di sospendere la «Festa dei bambini» in programma domenica scorsa, per rispetto della famiglia e per piangere insieme «l’amico di tutti». Un destino crudele quello di Mauro che era già scampato alla morte anni fa, quando rimase per ore incastrato dentro la sua auto dopo essere finito in un fosso in seguito ad un incidente stradale.