Il frontale tra i carabinieri e un'auto a Ravenna (foto Zani)
Arezzo, 7 novembre 2018 - Ubriaco e al volante, ha infilato una strada contro mano e ha colpito, come una palla da bowling, otto auto parcheggiate. Le ha danneggiate tutte, una dietro l’altra come fosse un domino. E’ la conclusione della notte brava di un trentenne. Alle 4 di ieri il giovane ha infilato, in senso contrario, via del Trionfo per poi finire la sua corsa folle in via Kennedy. Vuoi l’eccessivo alcol, vuoi il sonno, ha perso totalmente il controllo.
Prima ha infilato la strada contro mano e poi ha travolto le macchine in sosta, ben otto, causando seri danni. Solo in mattinata i proprietari si sono resi conto di quello che era successo. Nel silenzio della notte si sono sentiti forti schianti, uno dietro l’altro.
Un rumore talmente forte da far cadere dal letto molti residenti della zona. Spaventati, non capivano cosa potesse essere successo giù in strada. Una volta alzate le avvolgibili e visto il disastro sono partite le chiamate al 118. L’impressione era quella di un grosso incidente, nel quale, presumibilmente, c’erano stati dei feriti. E invece, all’arrivo della volante della polizia, l’uomo era già sceso dalla sua auto, era in piedi per strada, senza ferite, solo in stato di alterazione. Viste le sue condizioni è stato caricato sull’ambulanza per portarlo al pronto soccorso.
Normale, no? Non per lui. Perché sceso all’ospedale ha tentato pure di andarsene. Stavolta ha trovato i carabinieri a bloccarlo e riportarlo dai sanitari. Certo, ora dovrà pagare le conseguenze della sua notte brava. Quali saranno si capirà solo al termine degli accertamenti ancora in corsa. Ancora non è chiaro se gli verrà tolta la patente e se dovrà pagare, di tasca propria, i danni arrecati alle otto auto.
Danni importanti, ma fortunatamente solo le macchine sono state coinvolti nell’incidente, nel quale è rimasto illeso anche il cane dell’uomo. C’era anche lui nella macchina lanciata contromano, andata a sbattere su quelle in sosta e per questo è stato allertato l’ente per la protezione degli animali. Ma non si è fatto niente. E magari aiuterà il nostro prima o poi a rimettersi sulla retta via: meglio se non contromano.