Trovati ubriachi alla guida, patenti ritirate. I ragazzi fermati avevano meno di 25 anni

La Polizia di Stato di Arezzo ha ritirato quattro patenti di guida durante controlli notturni per contrastare l'ebbrezza alcolica e l'uso di droghe al volante. Pattuglie e tamponi salivari utilizzati per verificare le condizioni psicofisiche dei conducenti.

Trovati ubriachi alla guida, patenti ritirate. I ragazzi fermati avevano meno di 25 anni

Trovati ubriachi alla guida, patenti ritirate. I ragazzi fermati avevano meno di 25 anni

Notte di controlli sulle strade aretine, ritirate quattro patenti di guida. La Polizia di Stato di Arezzo, nel corso del weekend, ha effettuato uno specifico servizio notturno volto a contrastare le "stragi del sabato sera", causate da chi guida in stato di ebbrezza alcolica o alterato dall’uso di sostanze stupefacenti. Sul campo numerose pattuglie della Polizia Stradale di Arezzo, che si sono avvalse della collaborazione del medico e del personale sanitario in servizio nella Questura, così da poter verificare, direttamente su strada, utilizzando i tamponi salivari, anche l’eventuale consumo di droghe. I controlli, effettuati lungo le direttrici stradali che conducono ai luoghi di svago, hanno interessato ben 92 persone, 40 delle quali, poiché conducenti, sono state sottoposte a verifica delle condizioni psicofisiche. A quattro ragazzi, tutti di età inferiore ai 25 anni, è stata ritirata la patente perché trovati alla guida dopo aver assunto quantità eccessive di sostanze alcoliche. Due di loro - tra cui un neopatentato – avevano consumato anche della cannabis, risultando così in una duplice condizione incompatibile con la guida. Da sottolineare il caso di quattro giovani in viaggio tutti sulla stessa auto e nessuno di loro sobrio, è stato fatto intervenire un loro amico che, negativo all’alcoltest cui è stato sottoposto, li ha potuti accompagnare a casa. I controlli sono stati effettuati utilizzando un precursore, un sofisticato sistema elettronico capace di fornire un primo giudizio sull’aria soffiata al suo interno; solo in caso di riscontro positivo, e quindi solo davanti al sospetto di uno stato di ebrezza, i poliziotti procedono all’accertamento attraverso l’etilometro, che rende un valore legalmente valido.