Tornano dal mare con il contagio: salgono i casi. Vaccinazione: il grande freddo

Tra i nuovi positivi stragrande maggioranza di ragazzi, molti freschi di vacanze. Ma i ricoveri non aumentano. Dosi: 2000 prenotazioni in una decina di giorni

Vaccino anti Covid

Vaccino anti Covid

Arezzo, 21 luglio 2021 - La curva per un giorno si impenna. Non va oltre certi limiti, è lontana dalle punte critiche delle altre ondate. Però quel balzo da 4 casi a 19 è esattamente quello che non siamo, quello che non vogliamo. E purtroppo non è lo scherzo di un giorno. Rientra in un trend consolidato: le cifre sovrapposte delle ultime settimane vanno verso una ripresa del contagio. Qui meno che altrove: ma di sicuro anche qui.

E’ il Covid dei «ragazzini»: su 19 casi, ben 14 sono dai diciotto anni in giù, e altri due nella fascia d’età superiore, quella sotto i 34 anni. Era successo nel 2020, ecco il bis. Anche se da strade parzialmente diverse. Notizie più dettagliate sui contagiati, non certo i nomi ma sulle situazioni, arrivano con il contagocce. Ma almeno sui casi aretini, che stavolta sono cinque, sembra certo il ritorno dal mare.

Il mare dietro l’angolo, dal Tirreno all’Adriatico. Non Corfù, non Mikonos, anche se certo non si può escludere che ci siano anche queste componenti nel piatto. Contagi di rientro: quasi indifferenti ai ragazzi, sono tutti senza sintomi o con sintomi lievissimi. C’è il rischio che lo passino a chi invece qualcosa lo rischia? Solo nel caso in cui i genitori o i nonni non siano già coperti dal doppio vaccino.

Un rischio che non si può rimuovere. A ieri sera erano 124.670 gli aretini«immuni» avendo completato il ciclo. Un dato che equivale al 37% della popolazione complessiva e al 40% di quella vaccinabile, per ora tutti dai 12 anni in su. Ma significa anche che oltre duecentomila persone a ancora non sono coperte con doppia dose, l’unica vera interdizione alle varianti, Delta in testa.

E purtroppo la vaccinazione sta passando una fase di grande freddo. Non perché le somministrazioni non crescano:anzi da domenica stiamo registrando una risalita di una curva, almeno qui, positiva. La media è risalita infatti oltre le 2700 dosi al giorno: vicine alle quote vertiginose toccate tra maggio e giugno e che avevamo un po’ dimenticate nelle ultime settimane. Il problema è nelle prenotazioni.

Finalmente filtra il dato su quante siano state nell’ultima fase, quella dopo la riapertura del portale. Si parla di 2043 negli ultimi dieci giorni su tutta la provincia. E sono poche, pochissime ripensando a quello che si era scatenato nel pieno della vaccinazione. Un dato che in dieci giorni arriva ad un totale gestibile in una giornata, neanche piena, di somministrazioni, equivale ad un raffreddamento della corsa. Lo sentiremo più ad agosto ma esiste. E dovremo farci i conti.

Anche se dalla Regione il pressing a correre è tanto. Oggi per esempio parte la possibilità di anticipare i richiami. Fermento ci sarà, fatto salvo che è un’opzione riservata solo agli over60 e con AstraZeneca, il prodotto uscito «ciombato» soprattutto sul piano della comunicazione dalla prima fase della campagna. Ne approfitteranno soprattutto quelli che si incrociano con le ferie.

E proprio le ferie potrebbero essere uno dei motivi che sta spingendo tanti a non prenotarsi, a rimandare. Non c’è ancora il «morso» del Green Pass, la possibilità offerta a chi ha finito il ciclo di vivere una vita diversa da chi ci pensa su, è incerto o magari impaurito. Basterà a far risalire la curva? Basterà a sfidare l’altra curva, quella dei contagi, sul suo terreno?