
Terza corsia A1 e pista ciclabile. Via al piano per il ponte sull’Arno
La gara di progettazione europea sarà pubblicata nelle prossime ore. Nell’arco di due mesi sarà individuato il team, che entro la fine del 2025 dovrà ultimare il progetto. A quel punto si passerà all’espletamento della gara e verrà successivamente affidato l’incarico alla ditta per poi, ad inizio 2026, iniziare i lavori. Gli interventi per realizzare l’opera dureranno almeno due anni. Questa la tempistica per la costruzione della passerella ciclopedonale sul fiume Arno, all’altezza del ponte Ipazia d’Alessandria, nel comune di San Giovanni. Un’opera che il sindaco Vadi ha definito una delle più importanti degli ultimi vent’anni, in quanto consentirà di collegare, in tutta sicurezza, il quartiere Oltrarno con il centro della città. Per giunta l’infrastruttura è prevista dalla convenzione relativa alla terza corsia dell’autostrada A1 tra i caselli di Incisa e Valdarno ed è finanziata per un importo di 6 milioni di euro - oltre Iva – proprio da Autostrade per l’Italia. A questa somma si aggiungono ulteriori 700mila euro destinati ad interventi sulle pile del ponte Ipazia, il cui progetto è già stato sviluppato dal Consorzio di Bonifica Alto Valdarno. I passi decisivi verso l’inizio dei lavori sono stati illustrati ieri mattina dal sindaco e dall’architetto Paolo Pinarelli. "La convenzione tra Autostrade per l’Italia ed il comune di San Giovanni, nell’ambito delle opere connesse e funzionali alla costruzione della terza corsia della autostrada A1 tra i caselli di Incisa e Valdarno, è stata firmata a fine 2022 - ha ricordato il primo cittadino – E’ un’opera che arriva finalmente nella nostra città dopo molti anni di attese, una richiesta forte del quartiere Oltrarno e che favorirà la mobilità alternativa e sostenibile sulla quale questa amministrazione comunale ha scommesso e puntato dall’inizio del mandato". L’importo dell’affidamento è di circa 500mila euro, oltre quindi la soglia stabilita dal codice dei contratti pubblici ed impone una procedura di gara europea. Ai progettisti verrà chiesta una soluzione che coniughi la nuova infrastruttura con un miglioramento del ponte esistente, prestando particolare attenzione all’inserimento paesaggistico dell’opera e al rapporto con le aree circostanti. Come spiegato dall’architetto Pinarelli, si lascerà libertà di scelta su varie soluzioni di attraversamento possibili: una struttura indipendente in affiancamento al ponte esistente, con o senza appoggi intermedi; un’opera in aderenza da un lato del ponte o simmetrica dai due lati, a sbalzo o in appoggio alle pile esistenti. Questi gli scenari individuati nella relazione che il Comune di San Giovanni ha commissionato al professor Morano, per un primo approccio alla problematica, cui ha fatto seguito il Documento di indirizzo alla progettazione redatto dai tecnici del comune che, insieme al rilievo laser scanner, alle foto fatte da terra e dal drone, ai rilievi del ponte esistente e al materiale sui progetti in corso nelle aree adiacenti formeranno la documentazione a disposizione dei progettisti. Il tempo assegnato per completare l’offerta è di due mesi. La gara quindi si chiuderà intorno alla metà di giugno, poi le proposte dovranno essere valutate da una commissione di gara, per arrivare, dopo l’estate, a dare l’incarico al team vincitore, al quale sarà affidata la progettazione di fattibilità tecnico economica, la progettazione esecutiva, la direzione lavori e il coordinamento della sicurezza.