Terremoto, salvano ventenne dalle macerie. Due aretini protagonisti: "Fatica e le lacrime"

L’impresa ad Antiochia di Sara e Samuele, medico e infermiere del 118. Decisivo l’intervento dei vigili del fuoco partiti da qui

Terremoto, salvano ventenne dalle macerie

Terremoto, salvano ventenne dalle macerie

Arezzo, 9 febbraio 2023 - «Le lacrime del ragazzo ci hanno ripagato di tutta la fatica". E’ il post che serve a comunicare la gioia per una vita strappata alle macerie, ad Antiochia. È un ragazzo di 23 anni, sepolto vivo sotto quattro piani di un palazzo sbriciolato dalla furia del terremoto che ha piegato Turchia e Siria e ora, restituisce la conta agghiacciante dei morti.

Sara Montemerani è un medico aretino, Samuele Pacchi un infermiere ( nella foto ) : insieme nella squadra Asl del 118, insieme nella tragedia turca. Cambia lo scenario, non la missione: salvare vite. Anche quando per tirare fuori il ragazzo riemerso dalla polvere e dal silenzio che lo avvolgeva, ci sono volute nove ore di duro lavoro. Nove ore, un’infinità nella corsa contro il tempo che anima l’azione dei soccorritori. Sara e Samuele sono due esperti partiti tre giorni fa per la Turchia con le squadre Usar (Urban search and rescue, specializzate in ricerche di persone in condizioni estreme) dei vigili del fuoco di Toscana e Lazio alle quali appartengono anche i due pompieri aretini Piero Conti e Filippo Barbagli.

Tutti insieme, senza sosta, ad intercettare ogni flebile segnale di vita e strapparla al mondo che sta sotto tonnellate di detriti. Il messaggio di Sara Montemerani rimbalza in città sulla chat di un social che in questi giorni sta utilizzando per dare informazioni, quando è possibile farlo, per raccontare la forza di una missione umanitaria senza precedenti. E così, il racconto di Sara Montemerani prosegue: " Giornata più che soddisfacente! Dopo nove ore di lavoro siamo riusciti ad estrarre un ragazzo. Era sotto quattro piani. Non era scontato riuscire a portarlo fuori...". Ma le sue lacrime hanno messo il sigillo a lunghe ore di sacrificio, forse anche di scoraggiamento per il contesto nel quale i soccorritori aretini della Asl e dei vigili del fuoco si sono mossi. Intorno a loro, solo case sventrate, cumuli di cemento e ciò che resta di palazzi altissimi che fino a pochi giorni fa delineavano lo skyline di una delle città più antiche della Turchia. Ma in quell’inferno non hanno perso la speranza; in mezzo al dolore di famiglie spezzate, divise, cancellate dalla furia del terremoto, Sara e Samuele insieme a Piero e Filippo non hanno mollato. Fino a quando quel ragazzo di 23 anni è tornato dall’inferno e ha riaperto gli occhi, pieni di lacrime.

Il capo del 118 Massimo Mandò commenta il post dei "suoi" professionisti: "Non ve lo nascondo, ma mi sono emozionato". L’annuncio del salvataggio porta la soddisfazione in città per un risultato prezioso e non scontato nello scorrere dei giorni dal "momento zero", quello del sisma. E così la notizia rimbalza sui social."Dopo nove ore di intervento le squadre Usar dei vigili del fuoco sono riuscite a salvare un ragazzo di 23 anni bloccato tra le macerie di una palazzina di quattro piani crollata ad Antiochia. Intervento estremamente complicato durante il quale sono state numerose le scosse di assestamento".

Sara e Samuele ricominciano da capo: forse ci sono altre vite sotto il cemento, la polvere e il silenzio.