MASSIMO BAGIARDI
Cronaca

Tentato furto di rame a Villa Santa Maria: ladro arrestato e subito liberato

Un tunisino di 43 anni tenta di rubare rame a Villa Santa Maria. Arrestato dai carabinieri, viene subito rimesso in libertà.

La struttura di Villa Santa Maria a San Giovanni dove è avvenuto il furto

La struttura di Villa Santa Maria a San Giovanni dove è avvenuto il furto

Beccato a rubare rame viene arrestato, processato per direttissima ma rimesso subito in libertà. Serata movimentata quella che ha visto protagonista alle 21 circa di martedì un tunisino di 43 anni che si è reso artefice all’interno dell’area della struttura di Villa Santa Maria, nell’immediata periferia di San Giovanni ma facente parte del Comune di Terranuova, di un tentato furto di rame nella fattispecie grondaie della stessa location che ospita cerimonie e ricevimenti durante l’anno. Una splendida villa padronale privata con ampi spazi esterni a pochi chilometri del casello Valdarno. La villa gode di un’ottima vista sul parco e sulla campagna valdarnese, ed è circondata da ettari di terreno che sono adibiti a parco. Il lungo viale alberato fa da ingresso a una location che ospita cerimonie ed eventi. Ma gli ultimi ospiti, indesiderati, sono stati i ladri del metallo rosso.

Circa 400 metri di materiale che stava impropriamente portando via grazie all’ausilio anche di due complici, il frastuono causato dalla furtiva operazione ha richiamato l’attenzione di un passante che, insospettito proprio dai forti rumori, ha ben pensato di chiamare i carabinieri che, da lì a poco, sono giunti sul posto beccando l’uomo in flagrante ma non riuscendo nell’intento di acciuffare gli altri due che sono scappati a gambe levate passando da strade secondarie. All’arrivo delle forze dell’ordine, però, il danno era già stato fatto.

Serviranno alcune migliaia di euro per riparare al tutto, la delusione è palpabile nelle parole di Claudio Grotti proprietario della villa che mai, fino ad ora, si era trovato di fronte a situazioni di così grave entità: "Negli anni, afferma Grotti, qualche piccolo episodio di micro criminalità c’è stato ma non fino a questo punto. Il danno è davvero ingente, serviranno migliaia di euro per rimettere in sesto il tutto dato che ha sradicato circa 400 metri di grondaie che dovranno assolutamente essere sostituite". Un piccolo sentore, giorni fa, c’era anche stato: "Avevo trovato qualche porta manomessa e, proprio per cercare di impedire altre situazioni del genere, avevo anche lasciato la luce accesa ma hanno agito ugualmente indisturbati. Installerò adesso un sistema di allarme e videosorveglianza, sperando possa scoraggiare i malviventi. Ma per ora non possiamo che ripagare i danni e sperare che non accadano più situazioni del genere".

Il tunisino, come detto, difeso dall’avvocato Alessia Ratti del Foro di Firenze, è stato giudicato per direttissima e rimesso già dal primo pomeriggio di ieri in libertà. Un nuovo episodio che va a sommarsi ai tanti che non solo a San Giovanni, ma un po’ in tutto il Valdarno, stanno prendendo il sopravvento.