Tenta di uccidere il cognato in casa Lui arrestato, l’altro è gravissimo

Paura di sera a ridosso di Porta San Clemente: centrato all’addome, resta ferito anche il figlio alla mano. L’attimo di follia di una guardia giurata dopo ore di tensioni. Le volanti sbarrano la strada, preso subito

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di Federico D’Ascoli

Poteva essere una tragedia: l’ennesima di un 2023 iniziato con troppi casi di cronaca nera nella terra di Arezzo.

La spirale di violenza stavolta si è fermata a due passi da Porta San Clemente: una lite tra cognati, con altri parenti presenti in casa, mentre dalle urla siu è passati ai colpi di pistola. Sono partiti alcuni spari, almeno uno quello andato a segno e che poteva essere mortale.

La tragedia sfiorata si è consumata in uno dei palazzoni di edilizia popolare in via Pietro Benvenuti, strada che collega via Mochi con viale Santa Margherita all’altezza della scuola media Vasari: poco prima dell’ora di cena i lampeggianti e le sirene della polizia, arrivata con sei pattuglie, hanno interrotto il tran tran di una serata gelida.

Alcuni spari hanno fatto partire l’allarme dei vicini che ha portato le forze dell’ordine in massa sulla scena del tentato delitto.

Sono due cognati i protagonisti di questa storia rusticana, in cui al posto dei coltelli è improvvisamente comparsa una pistola di ordinanza, utilizzata per il lavoro di guardia giurata.

La polizia ha dichiarato in stato di fermo, con l’accusa di tentato omicidio, Francesco Colonna, 40 anni, guardia giurata da qualche anno, che ieri sera, poco prima delle 19 ha sparato al cognato in un appartamento al quarto piano di una palazzina di via Pietro Benvenuti ad Arezzo. L’uomo, dopo un’accesa discussione - sembra che la lite sia legata a problemi familiari - ha impugnato la pistola, l’arma che ha in dotazione per il suo lavoro, e ha esploso colpi all’indirizzo del cognato, Luca Valli, 45 anni. Un proiettile ha colpito l’uomo all’addome.

Il ferito è stato trasportato in codice rosso dai sanitari del 118 all’ospedale aretino di San Donato, dove è stato è sottoposto a un’operazione chirurgica. La prognosi, secondo quanto si è appreso, è riservata viste le gravi condizioni in cui versa, anche se non sarebbe in pericolo immediato di vita.

A restare ferito a una mano nel tentativo di fermare lo zio, anche il figlio di Valli, ma le sue condizioni non sarebbero gravi. Si è fermato in strada un attimo a piangere per sbollire la paura e la rabbia.

La guardia giurata, subito dopo essere stato fermato dalla polizia, è stato condotto in questura, a disposizione del pubblico ministero di turno, Julia Maggiore e poi in nottata al carcere di San Benedetto. L’accusa nei suoi confronti è quella di tentato omicidio, nelle prossime ore dovrebbe esserci l’interrogatorio di garanzia.