Fondazione Progetto Valtiberina diventa punto raccolta per il riciclo di smartphone usati, aderendo alla campagna ambientale e umanitaria promossa dal Jane Goodall Institute Italia che mira alla sensibilizzazione della comunità su particolari tematiche come lo smaltimento corretto di oggetto di uso comune e la tutela ambientale. Attraverso questa campagna, il Jane Goodall Institute promuove una mobilitazione a livello internazionale con lo scopo di invitare i cittadini a riciclare i loro cellulari usati, sensibilizzando la società su come un semplice gesto possa fare la differenza nel rispetto dell’ambiente, riducendo la necessità di smaltimento dei rifiuti a sua volta causa di inquinamento. Con questa semplice azione circolare, infatti, non soltanto si riduce l’introduzione di materiale nel ciclo dei rifiuti, ma si riduce la domanda stessa di minerali. Perché questa campagna? Smartphone e apparecchi elettronici contengono minerali preziosi come l’oro, lo stagno, il tungsteno e il tantalio, presente nel minerale grezzo conosciuto come coltan, estratto in giacimenti presenti nella regione del bacino del fiume Congo che è habitat di molte specie a rischio. L’estrazione di questi minerali produce come effetto secondario la distruzione delle foreste, risorsa vitale per le popolazioni locali, per noi tutti (ricadendo anche sui cambiamenti climatici) e per tutte le specie animali che vi abitano, tra cui scimpanzè e gorilla che sono in pericolo di estinzione. Dove riciclare gli apparecchi elettronici usati? Nella sede di Fondazione Progetto Valtiberina a Sansepolcro (Centro congressi "La Fortezza", via dei Filosofi 33) sarà possibile lasciare il proprio smartphone usato, tablet o vecchio cellulare nel punto raccolta installato al primo piano dell’edificio.
CronacaTelefoni usati. Ecco il punto di raccolta