Tavanti: "Io, picchiato perché giostratore"

La riserva di Sant’Andrea racconta del pestaggio subito nella notte della vigilia in piazza Grande: "Sono di Porta Crucifera, li denuncio"

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di Lucia Bigozzi

"Cercavano me, erano una trentina di Colcitrone. Sono usciti da Borgunto e hanno puntato verso le tribune dietro al Buratto dove ero seduto con cinque amici, due ragazzi e tre ragazze". Leonardo Tavanti, giostratore riserva del Quartiere di Porta Sant’Andrea, ha la voce bassa e la faccia gonfia; in mano il referto del pronto soccorso con una prognosi di cinque giorni. "Stavo meglio prima, ma sono vivo", prova a scherzare ma non nasconde "la paura per me e i miei amici". E’ accaduto tutto in un lampo, nella magia della notte dei riti propiziatori che precede il giorno della disfida in piazza Grande. "Come da tradizione, dopo la propriziatoria al Quartiere, poco dopo le 3, con gli amici siamo saliti in piazza. Lo facciamo sempre; tutti i giostratori passano dalla piazza oppure si siedono un momento sulle tribune pensando alla sfida del giorno dopo". E’ stato a questo punto, racconta Leonardo, che un gruppo di trenta persone "che ho riconosciuto, tutti di Colcitrone, ci ha raggiunto nelle tribune intimando di andare via perchè la piazza era la loro. Abbiamo cercato di farli ragionare ma sono partiti calci e pugni. Anche le ragazze hanno preso qualche spintone cercando di difendersi". Leonardo lascia la piazza da solo "per proteggere i miei amici e rientrare così al Quartiere". Ma non è finita. "Sono stato accerchiato da una quindicina di persone dello stesso gruppo che ha organizzato la spedizione, hanno continuato a picchiarmi. Sono caduto a terra ma nonhanno smesso di colpire". Leonardo è riuscito a divincolarsi e a quel punto gli aggressori hanno mollato la presa.

"Sono stati altri ragazzi di Colcitrone a darmi una mano: mi hanno accompagnato, scortandomi, fino a Sant’Andrea e mi hanno aiutato a chiamare un’ambulanza". La corsa in ospedale, gli esami per verificare che non ci fossero lesioni o fratture. Ieri Leonardo partecipato al corteo e respirato la piazza, al suo posto, come gli altri giostratori. "Noi giostratori lavoriamo tutto l’anno per otto. Ci alleniamo due-tre ore al giorno per quell’attimo che sembra eterno". Ieri mattina il prefetto Maddalena De Luca ha convocato un vertice con il sindaco Ghinelli e i quattro rettori sull’aggressione in piazza Grande. Tavanti ha partecipato alla settimane di prove e alla provaccia. Ora vuole andare fino in fondo. "So chi sono gli agressori e li denuncio. Tra i giostratori di tutti i Quartieri c’è il massimo rispetto".