MARCO CORSI
Cronaca

Tari puntuale. San Giovanni Civica annuncia battaglia e chiede lo stop definitivo

“Il rinvio del provvedimento è solo legato a motivi elettorali”.

San Giovanni Civica

San Giovanni Civica

Arezzo, 16 giugno 2025 – Continua a far discutere a San Giovanni la cosiddetta “Tari Puntuale” dal 1° luglio 2025 al 1° gennaio 2026. Una scelta che la sindaca ha motivato con l'intento di concedere più tempo ai cittadini per abituarsi al nuovo metodo di conferimento dei rifiuti indifferenziati. Una spiegazione che il gruppo San Giovanni Civica contesta duramente, leggendo invece nel rinvio un chiaro segnale della consapevolezza – da parte della giunta – di aver commesso un errore. "Appare evidente - dichiarano - che il vero motivo di questo slittamento non sia quello dichiarato, bensì un tentativo piuttosto trasparente di togliere un tema scomodo dal dibattito politico in vista delle elezioni regionali. La giunta ha scelto di guadagnare tempo per non pagare subito, alle urne, il prezzo di un provvedimento impopolare e profondamente sbagliato. Un calcolo politico, insomma, fatto sulla pelle dei cittadini".

Secondo San Giovanni Civica, infatti, la nuova Tari Puntuale “non funzionerà mai” e si rivelerà dannosa, sia dal punto di vista economico che ambientale. A sostegno della loro posizione, citano le numerosissime reazioni di contrarietà raccolte nelle ultime settimane: centinaia di segnalazioni e richieste di intervento tramite i canali social, e soprattutto quasi 2.000 firme raccolte nei punti civici organizzati in città. “Un dissenso pubblico di questa portata non ha precedenti nella storia sangiovannese”, sottolineano. Anche le riunioni pubbliche convocate dalla stessa amministrazione insieme a Sei Toscana avrebbero messo in luce, secondo il gruppo civico, un'opposizione diffusa e radicata tra i cittadini. “Durante quegli incontri non è mai emersa una richiesta di rinvio – spiega – ma piuttosto una richiesta forte e chiara di cancellazione del nuovo metodo, o almeno di una sua revisione sostanziale, come l'aumento del numero dei conferimenti massimi, oggi assolutamente insufficienti”.

Nel mirino del gruppo anche il principio stesso su cui si fonda la Tari Puntuale: “È profondamente sbagliato misurare la quantità di rifiuti indifferenziati in base al numero delle aperture del cassonetto, invece che premiare chi ricicla di più e produce meno rifiuti in termini di peso complessivo”. La mobilitazione, comunque, prosegue. San Giovanni Civica ha annunciato la volontà di continuare con la raccolta firme, in attesa che il Presidente del Consiglio Comunale, Martellini, convochi – trascorsi 30 giorni dalla presentazione delle sottoscrizioni – il Consiglio Straordinario aperto alla cittadinanza richiesto dal gruppo. Nel frattempo, il gazebo di raccolta resterà attivo ogni sabato mattina di giugno, dalle 10 alle 13 in Piazza Cavour. “Vogliamo continuare a far firmare, ma anche dialogare con tutta la cittadinanza – spiegano – per decidere insieme come muoverci nel modo più determinato e compatto, con l’obiettivo di ottenere il ritiro definitivo di un provvedimento ingiusto e penalizzante, sia per i cittadini che per le attività produttive”.