LAURA LUCENTE
Cronaca

Tante stelle sotto il cielo della mostra Registi, scrittori, artisti in passerella

Tutto iniziò con Mario Monicelli: da lì un infinito percorso fino ad Elisabetta Belloni, regina del 2022. Da Frances Mayes ad Arigliano, da Bertelli a Migliacci: viaggio nell’albo d’oro e in un jet set unico.

Tante stelle sotto il cielo della mostra  Registi, scrittori, artisti in passerella

Tante stelle sotto il cielo della mostra Registi, scrittori, artisti in passerella

di Laura Lucente

Quello che si assegnea oggi è il ventiduesimo Premio Cortonantiquaria nella storia della mostra. Un riconoscimento passato di mano in mano a grandi personaggi del mondo dell’arte, della cultura, dello spettacolo e non solo.

D’altronde Cortona, città etrusca, culla dell’arte rinascimentale e barocca (luogo natio di Luca Signorelli e Pietro Berrettini) è città ideale per riconoscere il profondo valore del lavoro dell’uomo che sostiene l’arte e ne diventa esso stesso parte.

L’idea con cui nel 2001, proprio in concomitanza con il varo del nuovo nome della mostra, nasce il riconoscimento, è quella di premiare una personalità legata a Cortona nei modi più disparati: l’impegno umanistico o scientifico di particolare rilievo per la collettività, il sostegno di idee e progetti costruttivi, l’arricchimento culturale determinato dalle attività dei candidati.

E in ventidue anni la carrellata è costellata di personaggi che contano.

Ad inaugurare la stagione ci pensò nel 2001 un grande del cinema italiano, Mario Monicelli. Lui, Cortona la scoprì ed amò regalando anche un suo cameo nella pellicola Disney "Sotto il sole della Toscana", ispirato al libro di Frances Mayes che ha fatto della città una meta per folle di turisti alla ricerca della Bramasole di uno dei best-seller più amati dal pubblico Usa e non solo. Poi fu la volta di Nicola Arigliano quello di "Amorevole" e "I sing ammore", Giulio Stanganini, il padre della Mostra del Mobile insieme a Ivan Bruschi, il direttore d’orchestra, violinista e compositore olandese Andrè Rieu, che qui tenne due concerti rimasti nella memoria, il compianto Philippe Daverio storico dell’arte, critico d’arte, personaggio televisivo, gallerista e politico francese, lo stilista Nicola Balestra e l’imprenditore aretino presidente del gruppo Prada Patrizio Bertelli.

È il 2008 quando sul palcoscenico di Cortonantiquaria sale Inge Feltrinelli legata alla città insieme al suo Gruppo da oltre 30 anni. L’anno successivo ancora un imprenditore, ma del mondo vitivinicolo: Piero Antinori che sul territorio ha una delle sue sedi più importanti. La carrellata prosegue con il paroliere Franco Migliacci, tra i più celebri compositori italiani di musica, autore di "Che sarà" dedicata proprio alla città etrusca, l’artista Jannis Kounellis, il giornalista Giovanni Floris le cui origini cortonesi lo legano alla città fin da bambino, l’imprenditore Tonino Lamborghini, lo stilista Ferruccio Ferragamo, l’archeologo Zahi Hawass, Romana Severini figlia dell’artista futurista cortonese Gino.

È il 2017 quando la direzione del Premio sceglie la Scuola Normale Superiore di Pisa per i 40 anni di collaborazione e amicizia con la città. Dopo il trombettista Paolo Fresu (nel 2018) un altro riconoscimento ad un’amicizia ultra-cinquantennale: l’università di Athens in Georgia. Nel 2020 il premio si lega a stretto filo alla pandemia e arriva nelle mani di ben 18 soggetti ed organismi diversi che si sono distinti in Valdichiana durante l’emergenza Covid.

Nel 2021 protagonista è il direttore del Dipartimento di Neurochirurgia all’Istituto Carlo Besta di Milano Francesco Di Meco legato a Cortona dove vive con la sua famiglia da anni. Lo scorso anno, tocca a Elisabetta Belloni direttore del Dipartimento Informazioni Sicurezza e a Tullio De Piscopo che inaugura il nuovo corso del premio dedicato all’arte. E si arriva ad oggi quando sul palcoscenico di piazza Signorelli salirà il professor Vittorio Sgarbi. Nella stessa serata verrà conferito un riconoscimento a Francesco Santucci, cortonese e musicista di fama.