"Sulle tracce del Genio": Leonardo da Vinci a Castiglion Fiorentino

La conferenza "Sulle tracce del Genio. Leonardo a Castiglion Fiorentino" esplorerà il legame di Leonardo da Vinci con il territorio aretino, evidenziando il suo studio idraulico e la presenza nella zona nel 1502.

Oggi a Castiglion Fiorentino nella Chiesa di Sant’Angelo al Cassero, alle 17, si terrà una conferenza di Santino Gallorini dal titolo: "Sulle tracce del Genio. Leonardo a Castiglion Fiorentino". Interverrà Massimiliano Lachi, Assessore alla Cultura del Comune Leonardo da Vinci è uno dei più famosi personaggi di ogni tempo e in Italia molti paesi si contendono, tramite interpretazioni più o meno valide, il ponte o i calanchi disegnati dal genio di Vinci dietro la Gioconda. Castiglion Fiorentino invece non ha bisogno di ricorrere a sofisticate, talvolta fantasiose, argomentazioni. Infatti, il centro della Valdichiana aretina può vantare la sua raffigurazione in alcune mappe di Leonardo e uno studio idraulico del genio di Vinci dedicato al suo territorio. Tra la metà di giugno e la fine di luglio del 1502 Leonardo da Vinci venne ad Arezzo al seguito di Vitellozzo Vitelli, il valoroso capitano tifernate in quel periodo al servizio del Duca Valentino. Arezzo si era ribellata a Firenze e il Vitelli era arrivato a portare soccorso agli aretini insorti. Leonardo era l’ingegnere militare di Vitellozzo e già aveva lavorato per lui ad uno studio sulla bonifica del territorio di Piombino, conquistato poco tempo prima. Vitellozzo Vitelli aveva molti interessi a Castiglion Fiorentino, dove aveva abitato fin dal 1474, quando insieme a suo padre e ai suoi fratelli Paolo e Camillo era venuto in esilio. I Vitelli avevano comprato diversi beni nel territorio Castiglionese, tra i quali alcune abitazioni lungo l’attuale Corso Italia, dove avevano poi costruito un bel palazzo che seppur modificato esiste ancora oggi. Tra i beni dei Vitelli c’erano anche dei terreni sulle sponde del lago di Brolio, un importante bacino artificiale ricco di pesce. Siccome d’estate il livello del lago di Brolio si abbassava troppo, con pregiudizio della fauna ittica, Vitellozzo incaricò il suo ingegnere Leonardo da Vinci di cercare un rimedio. E Leonardo venne senz’altro a Castiglioni, allora detto Aretino, vi rimase alcuni giorni per studiare la situazione.