
di Silvia Bardi
"Saremo i Virgilio di noi stessi, racconteremo i nostri venticinque anni di musica, dall’inizio, anche per chi non ci avesse mai visto dal vivo". È una promessa che farà felici i fan dei Subsonica in concerto all’Anfiteatro Romano di Arezzo domani per l’ultimo appuntamento di Arezzo Music Fest, una promessa di Max Casacci, il chitarrista, fondatore, produttore e "manipolatore di suoni" della band. Stare seduti sarà dura. "Suoneremo come non abbiamo mai fatto e stare seduti non sarà un supplizio, lo giuro. Non è un acustico teatrale ma non ci saranno nemmeno ritmi forsennati. Torneremo alla morbidezza del primo periodo da godere tranquillamente. Anche a noi all’inizio vedere il pubblico seduto ci terrorizzava, ci sentivamo osservati, poi abbiamo sfruttato tutta la gamma di sfumature che questa condizione può donare e ne è uscito un rapporto diretto tra noi e la gente, una esperienza unica". Musica e racconti dunque. "Con la nostra squadra tecnica giocheremo su suoni, parole e luci, un concerto narrativo con inediti e racconti di noi". Dieci album in studio, gli ultimi sono "Microchip temporale", rivisitazione di "Microchip emozionale", e "Mentale strumentale", sperimentazioni sonore, collaborazioni con artisti che hanno la stessa età di quando voi avete cominciato. "Microchip temporale vede protagonisti artisti della scena attuale che hanno rimesso la musica al centro. Gli stessi che ci hanno confessato di aver cominciato a suonare dopo averci visto. Era l’unico modo per raccontare queste nuove connessioni. E un modo anche per dimostrare la nostra ammirazione verso la generazione che oggi ha 18-30 anni, che ha superato prima la crisi poi la pandemia e che vedo tanto simile alla nostra generazione".
Accesso con carta verde. Per chi non l’avesse tamponi rapidi dalle 16 alle 20 all’ingresso con la Croce Bianca.