LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Studenti "lupi" di mare. Creano cucce per polpi e le impiantano in acqua

Si tratta di 70 mini-anfore di terracotta progettate e realizzate in classe. Caso unico a livello nazionale: saranno messe a dimora nell’area di Talamone.

Tutto in una manciata di centimetri. Una nicchia di terracotta dove i polpi possono riprodursi esattamente come negli anfratti degli scogli, che tuttavia, scarseggiano nei fondali marini. C’è la vita che si rinnova in quella piccola nicchia ma c’è pure l’idea, il progetto e la mano di un’ottantina di studenti del liceo artistico. Sono i protagonisti di un progetto innovativo, "l’unico al momento in Italia" rilancia il preside Luciano Tagliaferri. Sono i ragazzi di cinque classi che hanno inventato la soluzione al problema: far riprodurre i polpi in un ambiente naturale e protetto. Ore e ore di lezione, lavoro di squadra, studio e affinamento delle tecniche: il risultato finale è ciò che serviva. Settanta "cucce" per polpi (venti centimetri di larghezza per quaranta di profondità) sono il cuore del progetto pensato, sviluppato e realizzato dagli studenti aretini sotto la guida di quattro insegnanti. Uno di questi è stato il "gancio" per stabilire quel ponte con Talamona che tra la fine di giugno e i primi di luglio porterà gli studenti dell’Artistico su una nave che li condurrà nel punto esatto del braccio di mare dove è stato individuata un’oasi protetta "delimitata anche da una serie di opere artistiche che ne impreziosiscono la struttura", spiega Tagliaferri orgoglioso dei "suoi" ragazzi. Quello sarà il giorno della messa a dimora delle micro-anfore di terracotta, a una profondità di cinque metri, insieme alle associazioni dei pescatori e in particolare Paolo Fanciulli, anima dell’iniziativa nel segno della eco-sostenibilità.

Ma il prologo dell’evento è, ancora una volta, tutto aretino, proprio nella scuola dove il progetto è stato pensato. Le "cucce" per polpi saranno esposte dal 29 maggio al 12 giugno nella collinetta del Giardino dell’Incontro e delle Idee, dove sta per partire il programma di eventi che ogni anno il Liceo Piero della Francesca annesso al Convitto nazionale propone non solo agli studenti e prof, ma alla città. "Sviluppiamo tantissime idee e progetti; ho voluto conoscere da vicino questo lavoro e ne sono rimasto affascinato. È la prima opera nel campo della ecosostenibilità ed è veramente originale", commenta il preside dell’Artistico. Il plus sta nel valore "formativo di ciò che i ragazzi hanno creato da zero, mettendo a punto l’idea e studiando come realizzarla. È accaduto come con i quadri che dipingono per il Calcit, destinati alle stanze dell’ospedale; un piccolo contributo per confortare chi soffre. Ecco, in questo caso studenti e insegnanti si sono cimentati nel progetto che si traduce nel fare scuola non fine a se stessa ma pensando al futuro dell’umanità".

Da Arezzo a Talamone per salvare i polpi che non hanno più una "casa" sicura per effetto dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento del mare. Ma basta una piccola anfora di terracotta e l’entusiasmo di ottanta ragazzi per dare gambe al futuro.