di Alberto Pierini
Niente zucca e niente scarpina: a mezzanotte la vita continua, dopo che da giorni si interrompeva sotto la legge del coprifuoco. Da stasera si riaccende il mondo della notte. Le discoteche a metà, forse meno: perchè se concedi tutto meno il ballo è un po’ come organizzare una partita di calcio ma proibendo l’uso del pallone. Ripartono i ristoranti e i pub. "Riprendiamo subito la nostra fascia di orario – conferma Mauro Ghinassi da Nabòo – persa da ottobre e per tanti altri mesi prima". Oggi aperto fino alle 2, da giovedì alle 3, di venerdì e di sabato fino alle 4. "I segnali sono promettenti: credo che tanti abbiano voglia di ritrovare socialità e incontri dopo tanti vincoli".
Si riposizionano i pub, come ad esempio il Dinky di via Alessandro dal Borro, ma con orario che non dovrebbe andare oltre l’una. Qualcuno riapre oggi per la prima volta, ritrovando il terreno solido della notte. In una città che sembra viaggiare a due velocità: in centro tanti sono pronti a calare il bandone comunque a mezzanotte, le ore piccole restano alla periferia e fuori delle mura. "Alle spalle – chiude Ghinassi – abbiamo mesi pesanti e bilanci chiaramente in rosso: ma ora ripartiamo". La parola d’ordine un po’ dappertutto.
Lo è a San Francesco, dove i Costanti non pensano certo di chiudere a mezzanotte. "No, rispetteremo i limiti imposti dal sindaco, in genere l’orario è quello dell’una e trenta" risponde Pietro Brocchi. Che però confera: aperture solo da giovedì a domenica.
Da oggi possono tornare in pista anche le sale gioco. Una delle più grandi è nella galleria della multisala: ma ha approfittato, piega la titolare, per rinnovare tutto e ripartire da zero o da tre. Oggi non ce la faranno. "Inaugurazione dal 2 luglio" promette: tra le novità una sala tutta biliardi, ma biliardi di quelli professionali. Coniugando la realtà virtuale che piace ai ragazzini con quella classica dei "bambini" più grandicelli.
Hanno già riaperto Laser Game e il mondo dei gonfiabili, Perché sono realtà che rientrano tra i parchi tematici. La galleria della multisala aspetta la sala giochi per riproporsi al pieno delle attività, non succedeva da quasi un anno. Non solo: per scuotere la classifica si stanno trasformando in stadio della Nazionale. Schermi a piano terra e schermi al primo piano, nuvole di bandiere per accendere la fantasia, E se la Nazionale andrà avanti pronti anche ad allestire un maxischermo all’esterno, nel villaggio all’aperto del quale il "non luogo" è dotato fin dai giorni nei quali potevi servire a tavola solo all’aperto.
Tavolate che da oggi si ricompongono: dentro il limite per i non conviventi diventa di sei commensali. E i ristoranti eccoli lì, soprattutto in centro, impegnati a frastornare metri e distanze, a rivedere per l’ennesima volta la geografia interna. Fuori "tana libera tutti", possono ricominciare le grandi tavolate, certo riservate a chi abbia spazio.
E per la prima volta si riapre la possibilità di andare a visitare parenti e amici senza fare il sorteggio su chi rimanga a casa. E’ uno dei limiti che in zona bianca saltano del tutto. Restano i vincoli in macchina: mascherina fissa per tutti, guidatore senza passeggero di fianco e dietro due persone per ogni fila. Intanto i matrimoni comincino a fioccare anche a colpi di 200 invitati.
Misure drastiche sulle distanze dei tavoli all’interno e continua ad essere proibito il il buffet: unica possibilità che ci siano camerieri pronti a servirti su tua richiesta. O in alternativa le monodosi, di quelle dove non devi scegliere e pescare dagli stessi piatti. Ma siamo agi ultimi divieti. Anzi, i penultimi. Perché per ora le mascherine restano incollate sia per chi sta dentro sia per chi sta fuori, sempre non stia mangiando. Forse a luglio potremo cominciare ad allentare i lacci. Volendo possiamo perfino ricominciare a giocare a Bingo. E vinca il migliore.