"Sembrava il 2019: siamo ancora in prima linea"

Volontari di Croce Rossa e La Racchetta hanno supportato i vigili del fuoco durante una notte complessa a Arezzo, con raffiche di vento che hanno reso inagibili molte strade. La Misericordia è stata attivata dal sistema regionale. Nessun danno alle persone, ma un momento di maggiore tensione quando un albero è caduto su un'auto in transito.

Una notte complessa quella delle squadre del volontariato di Croce Rossa e La Racchetta, impegnate a supporto dei vigili del fuoco, mentre la Misericordia è stata attivata dal sistema regionale a supporto degli interventi nel pratese. "Si tratta dell’evento più importante dopo il 2019 quando ci fu l’alluvione al Bagnoro" spiega Flavio Sisi, responsabile de La Racchetta, la struttura di volontari inserita nel sistema di protezione civile e antincendi boschivi regionale.

Quando è iniziata l’emergenza?

"Da giovedì mattina eravamo in contatto con gli uffici comunali perché la serata era stata segnalata a rischio vento e pioggia. Ma l’emergenza vera e propria è scattata alla 20.30, a quell’ora infatti è stato aperto il centro operativo comunale per la gestione delle forze in campo".

Problema principale il vento...

"Sì, il problema è stato soprattutto il vento. Raffiche fortissime che hanno fatto cadere piante rendendo inagibile molte strade. Alle 20.30 ci hanno chiesto di intervenire con due squadre. Dalle 23 alle 4 ne sono entrate in azione altre due. Abbiamo passato la notte a liberare le strade da alberi e rami".

C’è stata un’area maggiormente colpita?

"E’ stata colpita l’intera città, siamo intervenuti da piazza del Popolo in pieno centro, a Poggio del Sole. Da Pescaiola a Sargiano fino alla Pace".

Fortunatamente nessun danno alle persone.

"C’è mancato poco. A Pescaiola, in via Alessandro dal Borro, un albero stava per cadere su un’auto in transito.Poteva finire molto male. L’auto ha inchiodato proprio davanti all’albero che stava precipitando sulla strada. L’autista è sceso dall’auto tremante". Quale è stato il momento di maggiore tensione?

"Quando alle 23.30 ho ricevuto una chiamata personale da un uomo che si trovava sulle statale 73. Una strada che già fa paura, ma che le condizioni di ieri hanno reso ancora più difficile. Un albero era caduto, abbiamo concentrato i nostri sforzi per mettere in sicurezza la strada".

Gaia Papi