SCUOLA MEDIA "FRANCESCO SEVERI" AREZZO

Il nostro ritorno in classe dopo la didattica a distanza diventa anche un progetto per ricominciare

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"La Repubblica promuove lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico artistico della Nazione". Queste le parole dell’articolo 9 della Costituzione Italiana che ci hanno ispirati nella realizzazione del Presepe esposto all’entrata della nostra scuola verso i primi di dicembre, per trovare unione in questo periodo storico cosí difficile. Quest’anno la scuola è cambiata sotto molti punti di vista: abbiamo dovuto rinunciare al nostro fidatissimo compagno di banco a causa del distanziamento sociale, alle gite scolastiche, alle gare didattiche e a molte altre attività che un tempo erano considerate “ordinarie” e adesso sembrano quasi irraggiungibili. Al rientro a scuola, dopo il periodo di “DAD”, eravamo molto cambiati e per certi versi spaesati e spaventati, come se fosse di nuovo il primo giorno. L’ arte, durante questo periodo difficile, ci ha dato un moto di speranza e soprattutto di grinta per continuare ad impegnarci e a non smettere di studiare nonostante l’idea fosse anche invitante.

Conoscere il patrimonio artistico della nostra città attraverso un laboratorio è stato il nostro obiettivo. Primo argomento delle lezioni di Arte e Immagine è stato il Rinascimento, periodo in cui le Arti e le Scienze hanno vissuto una vera e propria rinascita, alla quale ha preso parte anche Arezzo, la nostra città e luogo che ha dato i natali al famoso Piero della Francesca, pittore apprezzato in tutto il mondo per le sue opere.

Alcune di queste, come la storia della Vera Croce, possono essere ammirate nella Chiesa di San Francesco.

La nostra voglia di scoprire ed imparare non ci ha fatto concentrare solo sul Rinascimento; infatti abbiamo realizzato un Presepe ispirandoci ad un’Opera Medievale che si trova sempre ad Arezzo, nella Pieve di Santa Maria: il Ciclo dei Mesi e delle Stagioni. Esso raffigura svariati momenti di vita quotidiana e di attività di quel tempo, che si continuano a svolgere tuttora, ma con la presenza dell’uomo ormai in gran parte sostituita dalla tecnologia.

Ogni alunno ha realizzato dei manufatti in cartone rappresentanti i personaggi dell’opera originale presente nella Pieve, scelti in base al proprio mese di nascita. Una volta terminati, li abbiamo collocati in una grande scenografia accolta da uno sfondo blu dal quale emerge l’arcobaleno della Pace e, per renderlo più realistico, abbiamo rifinito la “nostra opera” con del muschio e dei sassi. Lavorare a questo progetto ci ha gratificati molto perché siamo riusciti a conoscere meglio il nostro patrimonio artistico ma soprattutto a fonderlo con le nostre vite.