
Covid, Omicron dilaga in Toscana
Arezzo, 28 dicembre 2021 - C’è un focolaio in un’azienda di Arezzo che opera nel settore della tecnologia, scoppiato a causa della positività di un dipendente asintomatico – secondo quanto si è appreso – che ha diffuso il contagio a una quarantina di colleghi. Nonostante tutte le accortezze assunte già dopo l’estate, il virus è entrato anche nelle fabbriche, forse spinto proprio dalla variante Omicron, meno ’severa’ ma molto più contagiosa.
E questo, almeno in parte, ha provocato l’innalzamento boom dei casi ad Arezzo città dove il giorno di Santo Stefano il virus è comparso in 205 tamponi, mentre in provincia è stato toccato il triste record dall’inizio della pandemia di 399 contagi.
Ieri invece i nuovi casi sono stati 254 a fronte di ’appena’ 918 tamponi molecolari però (con il ricorso sfrenato agli antigenici e le positività da riscontrare con il meccanismo rischia di incepparsi): di questi ben 110 contagi sempre nel capoluogo mentre in ospedale al San Donato ci sono due pazienti in più ricoverati (18 in tutto) e 2 in Terapia intensiva. Sintomo che l’ospedale regge.
Crescono in maniera lentissima le quarantene nonostante il numero dei contagi dovrebbe far aumentare in proporzione anche gli isolamenti. Ma, a causa del tracciamento in grande affanno, i tempi delle comunicazioni accumulano i ritardi: secondo l’Asl almeno di 48 ore ma dai dati della ’Centrale’ emerge che il 50% dei casi non è tracciato in tempo reale.
Come accaduto anche nel mini cluster del dipendente comunale: i consiglieri finiti in isolamento (compreso il sindaco Alessandro Ghinelli, nel frattempo volato negli Stati Uniti) hanno saputo del rischio contagio tre giorni dopo la riscontrata positività del tecnico con il quale avevano brindato per le feste di Natale in una stanza di fianco al Consiglio. A Palazzo Cavallo dove oggi la Giunta si svolgerà in modalità on line. Ma il Comune non è l’unica Istituzione che potrebbe trovarsi in difficoltà a causa delle assenze dovute a positivi e isolati. L’allarme è stato lanciato dalla vice sindaco Lucia Tanti (nella foto sopra).
In appena una settimana la Centrale di tracciamento dell’Asl è andata in crisi a causa della mancanza di personale e dellalto numero di pratiche: basti pensare che ieri la zona Aretino-Casentino-Valtiberina (che normalmente ’viaggiava’ sul 100% di tracciamento) ha aperto solo 137 pratiche delle 277 comunicate con una media di due contatti per ciascuno. Stesse percentuali anche in Valdarno e ancora peggio nella Valdichiana aretina. Quanto al profilo dei contagiati su 254 sono 75 tra 19-34 anni (dovuto forse alle feste) e 56 tra 35 e 49 anni. Cinque casi riguardano over 80. Resta molto alto, ancora, il dato sulle seconde dosi che si contagiano: attualmente sono il 68,2% contro percentuali molto più basse per prime dosi (2,5%) e terze (11,4%). I senza vaccino col virus rappresentano il 17,9% ma, in un territorio come quello aretino in cui i vaccinati sono oltre l’85 per cento, il dato deve ovviamente essere letto in raffronto ai numeri assoluti, quindi bassi.
Erika Pontini