
Ha provato a contattare il servizio di guardia medica il 23 dicembre, ma è riuscita a parlare con un medico solo il giorno dopo. Sono state 24 ore di ansia e preoccupazione per una donna empolese, L.R., che aveva bisogno di una consulenza medica per la mamma invalida al 100% a cui era venuta una febbre molto alta dopo la terza dose del vaccino anti Covid.
"Ho iniziato a chiamare il numero unico di guardia medica verso le 19 e per tutta la sera cadeva sempre la linea - racconta la donna – Il giorno dopo un nastro registrato mi invitava a richiamare più tardi perché le linee erano sovraccariche. Alla fine sono riuscita a entrare in lista di attesa. Ero la 38esima persona. Ma quando mi ha risposto l’operatore mi è stato detto che tutti i medici erano occupati e che mi avrebbero richiamato loro. Lo hanno fatto dopo due ore. Per fortuna le sue condizioni sono migliorate, ma la preoccupazione è stata tanta".
L’Asl Toscana centro conferma che a causa di un forte incremento di telefonate nel fine settimana natalizio – il 30% in più rispetto al week end precedente - il sistema è andato in affanno. La centrale operativa di continuità assistenziale dotata di 60 linee, al servizio dei territori di Empoli, Firenze, Pistoia e Prato, non ce l’ha fatta a prendere in carico rapidamente tutte le richieste. A questo si aggiunge la carenza di medici in servizio. "Quanto accaduto non deve ripetersi e l’azienda è già al lavoro per potenziare il servizio – annuncia il direttore sanitario Emanuele Gori - A partire dal 31 dicembre le postazioni passeranno da 5 a 8, abbiamo inoltre previsto anche il raddoppio delle linee telefoniche e la presenza di un medico in centrale".