
Saracino, Municchi nella bufera . Carboni e Gori scrivono al sindaco: "La goliardia contrasta con il ruolo"
Si fa sempre più bollente la vicenda relativa al Consiglio della Giostra e alla sua presidente Martina Municchi, che subito dopo la Giostra di settembre ha pubblicato sui social post ironici sui quartieri sconfitti. I rettori Maurizio Carboni di Sant’Andrea ed Ezio Gori di Santo Spirito hanno inviato una lettera al sindaco Ghinelli, al presidente del consiglio comunale Stella e ai capogruppo consiliari nella quale denunciano "l’atteggiamento irrispettoso del ruolo" di Martina Municchi. "Quello che mi ha dato fastidio è stato il fatto - dice Ezio Gori - che ha preso pubblicamente in giro i quartieri sconfitti. In particolare Sant’Andrea in un momento di grande tensione con Porta Crucifera. E questo non mi sembra il comportamento giusto di chi ricopre un ruolo come il suo". "Il suo atteggiamento ci è sembrato inopportuno -dice Maurizio Carboni - e abbiamo deciso di scrivere questa lettera perché anche la gente venisse a conoscenza di quanto è successo".
Nella lettera inviata a sindaco e politici il messaggio è fin troppo chiaro: "Martina Municchi, fortemente voluta in quell’incarico dall’allora assessore alla Giostra Gamurrini nel 2019 per il triennio successivo, e il cui mandato è scaduto - scrivono Carboni e Gori - nel 2023 ha riunito il Consiglio che presiede solo due volte: una a maggio, dietro richiesta degli uffici per esprimere un parere obbligatorio richiesto al Consiglio, l’altra lo scorso 25 settembre su richiesta di alcuni componenti il Consiglio stesso. Nel frattempo, dal 2021, in occasione delle vittorie del proprio quartiere si è più volte lasciata coinvolgere o è stata diretta protagonista di pubblicazioni social sbeffeggianti verso quartieri e dirigenti avversari". Un atteggiamento che secondo i due rettori va ben oltre la semplice esultanza per la vittoria del quartiere del cuore che ogni aretino che ami la Giostra ha. "Se la goliardia fa parte della Giostra - dicono Gori e Carboni - questo non è accettabile da chi è stato nominato dal Consiglio Comunale in rappresentanza dell’intera collettività cittadina e riveste un ruolo, quello di presidente, che rappresenta tutte le componenti giostresche. Certi atteggiamenti minano la credibilità di chi li mette in atto e di riflesso delle Istituzioni che rappresenta. Riteniamo che la nomina del presidente del Consiglio della Giostra del Saracino per il prossimo triennio debba tener conto di queste nostre riflessioni".