FRANCESCO TOZZI
Cronaca

Sanni a un passo dal tris. Chienni col rebus Di Ponte

Cavriglia: il Pd ha chiesto al sindaco di ricandidarsi. Terranuova: dem senza pace

Grandi manovre elettorali al via a Cavriglia. Più passano le ore, più si concretizza la candidatura di Leonardo Degl’Innocenti o Sanni a sindaco della cittadina delle miniere. Nella notte si è tenuta a Castelnuovo dei Sabbioni l’assemblea dell’unione comunale del partito democratico, in cui è stata formalizzata la richiesta all’attuale primo cittadino di presentarsi alle urne per un terzo mandato amministrativo in vista delle elezioni dell’8 e 9 giugno. È del tutto probabile che il sì di Sanni al tris arrivi in breve tempo, visto che il partito e la coalizione di centrosinistra "Insieme per Cavriglia" appaiono ben compatti su questa soluzione, alla luce delle recenti novità normative che consentono ai sindaci dei comuni fino a 15mila abitanti di candidarsi per tre volte consecutive. Per il paese delle miniere era già pronta da giocare la "carta" di Filippo Boni. Il vicesindaco sarebbe costretto dunque ad aspettare altri 5 anni per tentare la corsa a viale Principe di Piemonte. In attesa dell’ufficialità, il Pd di Cavriglia guidato da Siro Pasquini ha fatto presente, in tempi non sospetti, che era prioritario seguire un percorso politico ordinato, in grado di culminare con il nome del candidato a sindaco. È stata attivata infatti una campagna d’ascolto dell’intera cittadinanza, allargata quindi non solo agli iscritti, ma anche alla società civile, alle rappresentanze territoriali, alle associazioni, alle imprese e agli enti del terzo settore. I riscontri positivi metterebbero di fatto le basi per il Sanni-ter. In tanti vorrebbero infatti che fosse lui ad inaugurare le opere Pnrr in cantiere che cambieranno per sempre il volto di Cavriglia, tra tutte la rinascita del borgo di Castelnuovo d’Avane e la creazione del Parco dello Sport, due traguardi che catapulteranno il comune alle porte del Chianti dritto al centro della Toscana. Se a Cavriglia la strada dei democratici pare ormai in discesa, a Terranuova il centrosinistra non ha ancora smesso di soffrire.

I rumors si fanno sempre più insistenti: Mauro Di Ponte sarebbe ancora in pista per tentare una candidatura a sindaco in solitaria, magari sostenuto da una lista civica. Voci che avrebbero del clamoroso, in quanto prefigurerebbero un inedito scontro tra il sindaco in carica e il suo vicesindaco.

Di Ponte non avrebbe accantonato l’idea di salire sullo scranno più alto di piazza della Repubblica, neanche dopo la ricandidatura di Sergio Chienni. L’ampia coalizione di "Insieme per Terranuova" che sostiene la maggioranza in Consiglio comunale aveva chiesto al primo cittadino della città di Poggio di farsi avanti per la terza volta.

Chienni, dopo alcuni giorni, aveva accettato di correre ancora una volta, per tenere unito un Pd in seria difficoltà. I guai non sarebbero finiti, d’altronde a gennaio l’assessore ai lavori pubblici fu chiaro: "O si fanno le primarie, oppure mi candido". Di Ponte sembra così intenzionato a mantenere la promessa, ma stavolta, se l’operazione dovesse andare in porto, dovrà contare esclusivamente sulle proprie forze.