Sanità: i pazienti si fidano dell’Asl Liste d’attesa, restano zone critiche

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Fedeli, fedelissimi alla sanità aretina e in generale alla Asl. E di fronte un aumento di prestazioni, miglioramenti nelle liste di attesa anche se restanmo zone critiche. E un lascito della pandemia che ora sembra solo un brutto ricordo. Lo dicono i dati dell’Asl: "Nonostante l’aumento del numero di prestazioni erogate, i tempi d’attesa previsti dalla Regione per le visite vengono rispettati nell’84,1%".

Tra questi, ben sei visite raggiungono valori oltre il 90%, ad esempio chirurgica generale, fisiatrica, oncologica, oculistica, chirurgica vascolare, pneumologica.

Per gli esami strumentali e di diagnostica, i tempi d’attesa sono rispettati in oltre l’80,9% dei casi, con 15 esami che raggiungono valori uguali o superiori al 90% (RM encefalo e tronco encefalico, TC capo, torace, bacino, rachide, prestazioni correlate alla diagnostica dell’apparato visivo e uditivo, mammografia ed ecografia mammaria clinica, ECG ed ecocuore, EMG per tunnel carpale). Solo nel caso di 4 prestazioni si rilevano risultati inferiori al 75%: spirometria, RM colonna, colonscopia ed EMG standard. Tempi di attesa rispettati e il 76,3% degli aretini che sceglie la sanità locale, per l’osservatorio regionale.

"I numeri tengono conto di "un indice che mette a confronto i volumi delle prescrizioni mediche con quelli delle prenotazioni nel sistema sanitario pubblico" spiega Roberto Turillazzi, direttore dello staff di direzione sanitaria e referente dell’Area Vasta Sud Est sui tempi d’attesa. "Le visite specialistiche nell’area vasta mostrano un indice del 74,6%" che ad Arezzo è del 76,3% (77,4% a Grosseto e 70,1% a Siena. Per la diagnostica, questo parametro nell’Area vasta è del 70 e ad Arezzo raggiunge il 92,6% (62% a Grosseto e 55,2% a Siena.

Ga.P.