San Giovanni. Lavoro e disabilità

Primi bilancio del progetto “Esperienze lavorative in contesti reali”, dedicato a persone con disabilità individuate dai servizi sociali.

Il bilancio dell'iniziativa

Il bilancio dell'iniziativa

Arezzo, 02 maggio 2022 - Un anno fa a San Giovanni è stato approvato un protocollo d’intesa fra il Comune e varie associazioni di categoria – Confartigianato, Cna, Confcommercio, Confesercenti, Coldiretti – per realizzare il progetto “Esperienze lavorative in contesti reali”, dedicato a persone con disabilità individuate dai servizi sociali. A distanza di dodici mesi cinque persone hanno iniziato o cominceranno nei prossimi giorni la loro esperienza all’interno di realtà di San Giovanni Valdarno che, da subito, si sono dimostrate disponibili ed entusiaste ad accoglierle. Un primo bilancio di questa iniziativa è stato fatto  nei giorni scorsi alla presenza, tra gli altri, del sindaco Vadi e e dell’assessore Garuglieri. La mission del progetto è quello di valorizzare e coinvolgere tutti i soggetti del territorio, istituzionali e non, favorendo un modello di sviluppo della comunità basato sulla coesione sociale, sulla solidarietà e l’inclusione delle fasce deboli. Le associazioni di categoria hanno dato la loro disponibilità a contattare le aziende affiliate per offrire stage e percorsi di apprendimento lavorativo in contesti reali a persone con disabilità, offrendo loro la possibilità di ampliare la rete sociale, fare esperienze concrete e arricchire il curriculum.

+E’ stata poi offerta l’opportunità all’azienda di valutare eventuali assunzioni in caso di bisogno. I primi risultati si sono visti. In un ristorante lavorano una donna di 43 anni e un uomo di 55 anni, entrambi sostenuti da un educatore. Una signora inizierà la prossima settimana a prestare servizio nel ruolo di amministrazione/segreteria di una associazione ginnica, mentre due persone saranno inseriti in una cooperativa sociale che si occupa di pulizie. I percorsi sono supervisionati dall’assistente sociale e dal personale esperto del comune di San Giovanni, che provvede a garantire i necessari sostegni anche attraverso educatori specializzati. Sono ovviamente a carico dell’ente gli oneri assicurativi, oltre ai corsi specifici necessari che sono eventualmente spendibili anche in altri contesti. “Il progetto – dichiara il sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi – si inserisce in un percorso avviato dal comune di San Giovanni Valdarno di ridefinizione dei servizi sociali secondo un modello di welfare civile e di comunità che mette la persona al centro, al di là delle sue specifiche caratteristiche, superando una logica esclusivamente assistenziale, valorizzando e coinvolgendo tutti i soggetti del territorio nella cura e nel benessere di tutta la comunità e promuovendo un modello di sviluppo basato sulla coesione sociale, sulla solidarietà, l’inclusione e soprattutto percorsi di autonomia correlati ad un processo di crescita personale a tutti i livelli: educativo, formativo, sociale. Ringrazio le associazioni di categoria per la disponibilità dimostrata”.