Salvini infiamma la piazza leghista poi punge la contestatrice sul palco

Il leader della Lega cavalca i temi dell’energia e della sicurezza. Al suo fianco Nisini e gli altri candidati. Siparietto con una ragazza in dissenso: "Siamo in democrazia". Poi la foto con il cartello e l’invito

Migration

di Lucia Bigozzi

"Un negozio che chiude ad Arezzo, vuol dire famiglie in difficoltà e un presidio di legalità che viene meno". Matteo Salvini tocca le corde del popolo leghista e alza il tono sui temi del caro energia, sicurezza, reddito di cittadinanza e legge Fornero. Cavalli di battaglia che cavalca nel giorno in cui ad Arezzo, arriva per dare la carica a elettori e candidati, con in testa il sottosegretario Tiziana Nisini, capolista alla Camera (uninominale) e Mario Lolini, commissario regionale e in corsa per Montecitorio. Sul palco ci sono tutti: il sindaco Alessandro Ghinelli, Nisini e Lolini, i candidati al Senato Claudio Borghi (capolista), Mario Agnelli (esibisce cartellini rossi per Letta e Boldrini) e Cinzia Santoni, il vicepresidente del consiglio regionale Marco Casucci. Stato maggiore del partito al completo, con il commissario comunale Paolo Enrico Ammirati che introduce l’evento in piazza Risorgimento dove, secondo le stime della Questura, c’erano circa trecento persone e tra queste molti giovani. Salvini apre il comizio richiamando "il buongoverno del centrodestra con Ghinelli ad Arezzo e Agnelli a Castiglion Fiorentino". Poi a capofitto sui temi della battaglia elettorale.

Bollette è la parola chiave che ripete per rilanciare la proposta di "bloccare subito gli aumenti per consentire a famiglie imprese, commercianti di tirare il fiato". Avverte del pericolo riprendendo l’allarme di "Confartigianato secondo cui in Italia sono a rischio tre milioni di posti di lavoro". Non c’è tempo, incalza il leader della Lega bacchettando Letta e "le sue perplessità sui provvedimenti da mettere in campo, come in Inghilterra con un blocco di due anni alle bollette di luce e gas". Poi chiede chi, tra la gente che lo ascolta, ha ricevuto una bolletta raddoppiata: sopra le teste si leva un mare di mani alzate. Il passaggio sulle sanzioni alla Russia, serve a bacchettare ancora "Letta che dice che si farebbe un favore a Putin, ma io sono pagato per pensare a pensionati, famiglie e imprenditori. Il Fondo monetario internazionale dice che la Russia ha guadagnato 130 miliardi. A questo punto è giusto chiedersi: le sanzioni fanno male a Putin o ai negozi di Arezzo? Vogliamo continuare con le sanzioni? Bene, allora aiutiamo gli italiani".

La piazza si infiamma e accade lo stesso sul reddito di cittadinanza: "Aiutiamo chi è in difficoltà ma se hai 30 anni non prendi più un euro". Bandiere della Lega sventolano quando il leader tocca il tasto sicurezza con un riferimento diretto al maxi-blitz antidroga della della Polizia "a Campo di Marte. Con la Lega al governo gli spacciatori hanno chiuso; noi siamo quelli del no alla droga e a qualsiasi droga. "L’urgenza è adesso", frase che Salvini ripete anche quando conferma "l’abolizione della legge Fornero quando andremo al governo; il diritto alla pensione significa un posto di lavoro per Angelica". Angelica è una ragazza di 20 anni che davanti al palco mostra un cartello con scritto "Lega Salvini e lasciato legato". Salvini la chiama accanto a lui e commenta: "Noi usiamo il sorriso e questa è la democrazia. Pensate cosa sarebbe successo al comizio del Pd se questa ragazza avesse mostrato un cartello di dissenso...".

Sul palco accanto alla ragazza che lo contesta in silenzio, Salvini chiede se c’è almeno una cosa della sua proposta politica che condivide. Lei dice di no e lui le augura "buona vita". C’è ancora tempo per declinare le tre priorità che porterà nel primo Consiglio dei ministri "quando vinceremo: decreti sicurezza sull’immigrazione clandestina, via la legge Fornero".

Il saluto alla piazza riserva ancora un augurio per la ragazza del dissenso: "Una bacione ad Angelica, vieni con me il 12 a Firenze?". Lei dice di sì.