Salvini-Bonaccini: stesso giorno, sfida in centro

Il leader della Lega giovedì sarà in piazza Risorgimento e Sant’Agostino accoglierà il governatore dem dell’Emilia Romagna

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di Lucia Bigozzi

Cinquecento metri dividono due piazze della politica per il primo duello a distanza (ridotta) tra big di centrodestra e centrosinistra. Sant’Agostino e Risorgimento, la prima piazza storica della sinistra, la seconda accreditata negli ultimi anni appannaggio del centrodestra e pure di movimenti e civiche.

Matteo Salvini e Stefano Bonaccini giovedì (8 settembre, data carica di significati) arrivano in città per tirare la volata ai candidati aretini in una delle sfide di portata non solo cittadina. Vincenzo Ceccarelli e Tiziana Nisini, comunque la si giri e con qualunque esito finale, assegnano alla competizione una caratura regionale: sarà così se Ceccarelli otterrà un voto in più nella "roccaforte" del centrodestra; speculare sarà l’opzione opposta, ovvero se Nisini conquisterà il collegio, sottraendo altro terreno al fortino rosso della Toscana. E in quest’ottica non è un caso che in piazza Sant’Agostino scenda da Bologna il governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini che (alle 21) parteciperà all’evento promosso dal coordinamento comunale del Pd. Ad aprire la riflessione sui temi prioritari saranno i candidati aretini, Vincenzo Ceccarelli e Roberta Casini.

La visione nazionale della sfida, Bonaccini la declinerà nella conversazione-intervista con la giornalista Sara Lucaroni, ripercorrendo il leit motiv del libro intitolato: "Il Paese che vogliamo". A ben guardare, forse qualcosa più di un’analisi politica sulle prospettive, stando ai rumors dentro il "corpaccione" dem che indicano il governatore in pole per il Nazareno in un ipotetico dopo-Letta.

L’immagine delle piazze contrapposte riproduce plasticamente la polarizzazione di una campagna elettorale partita lenta sotto l’afa d’agosto e ora in accelerazione verso il voto del 25 settembre. A Bonaccini e ai candidati a Montecitorio, Matteo Bracciali, al timone del partito aretino, consegnerà due questioni strategiche: "Potenziare la rete infrastrutturale dei collegamenti con Firenze e Milano, compresa la realizzazione della stazione dell’Alta Velocità Medioetruria. Altro tema è la sanità, in particolare l’esigenza di maggiori investimenti sul personale medico e paramedico".

Da piazza Risorgimento, replica Paolo Enrico Ammirati, commissario comunale della Lega che insieme allo stato maggiore del partito accoglierà il leader della Lega nel pomeriggio (alle 17,30) per l’incontro con candidati - Nisini in testa - della coalizione e elettori. "A Salvini raccomanderò l’esigenza di sicurezza, lavoro e tranquillità di famiglie e imprenditori; per la città, l’incremento dei già ottimi risultati raggiunti sul turismo e l’impegno a risolvere le crisi lavorative, priorità assoluta".

La cifra del duello sta anche nel modo di leggere Salvini e Bonaccini nelle due piazze della politica cittadina. "Noi rappresentiamo il profilo di amministratori come Stefano ed Eugenio Giani che fanno della concretezza il loro agire quotidiano; dall’altra parte solo demagogia e populismo", bacchetta Bracciali. Ammirati non usa il fioretto: "E’ il segnale della poca lucidità, tipica di chi, come il Pd non ha più argomenti ed è costretto a inseguire".