"Salvato dal mio cane": sviene nel fosso, Martino corre a chiedere aiuto

Si precipita dal miglior amico del suo padrone, gli afferra il polso e fa in modo che lo segua: arrivano in tempo per soccorrerlo

Merlini con il suo cane Martino

Merlini con il suo cane Martino

Arezzo, 30 novembre 2017 - Un cagnolino ha salvato la vita al suo anziano padrone finito in un fossato, privo di coscienza, con un polso rotto e impossibilitato a venirne fuori. Il «miracolato» si chiama Massimo Merlini, ha 82 anni ed è un avvocato molto noto a San Giovanni:è lui che racconta questa storia a lieto fine, frutto del legame tra lui e il cane Martino.

Pomeriggio inoltrato, pioggerella, quasi buio. «Sono uscito in auto con il cane per andare al cimitero della Misericordia. Saranno state le 16,30. Uscito dal cimitero ho portato Martino a fare una passeggiata lungo la strada in salita che conduce all’ex Convento di Montecarlo, una via cieca dove non passa quasi mai nessuno. Sono scivolato e caduto nel fosso. Ho sentito Martino guaire, poi ho perduto i sensi».

Intanto sulla strada il cane abbaiava e lo ha fatto per più di un’ora. Poi ha preso la strada all’indietro correndo verso casa. Intanto, a valle, la signora Maria Cocci, un’amica di famiglia, ha cominciato a preoccuparsi. Ha chiamato il figlio Alessandro La Falce, «vai a cercarlo - gli dice - è andato via tre ore fa, deve essergli successo qualcosa».

Alessandro si incammina verso il camposanto, «a un certo punto - racconta - ho visto il cane che correva verso di me a tutta velocità. Sono sceso dall’auto e Martino mi è quasi saltato addosso, mi ha preso in bocca la mano, ho ancora il segno dei denti. Mi trascinava, ho capito che era il caso di seguirlo, lui avanti e io dietro con la macchina. Mi ha portato dove era caduto Massimo. Sono sceso nel fosso per recuperarlo. A fatica l’ho issato su e sistemato in auto. Massimo si è ripreso, ho chiamato la guardia medica».  25 giorni di prognosi per un polso rotto. Ma senza Martino...