Sale la tassa di soggiorno ed è subito caos

La delibera è del 29 dicembre e operativa da Capodanno. "Comunicazione dopo l’entrata in vigore": malumori tra gli imprenditori turistici

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di Laura Lucente

È arrivata come una doccia fredda via mail il 3 gennaio la comunicazione ufficiale da parte del Comune di Cortona, generando non pochi mal di pancia. Aumenta la tassa di soggiorno a partire dal 1 gennaio 2023 con un incremento tra i 50 centesimi e un euro a seconda delle strutture ricettive. Una decisione presa con una delibera di giunta il 29 dicembre e comunicata solo a cose fatte agli imprenditori turistici che ora protestano. "Lo scontento tra gli operatori è palpabile, sottolinea Carlo Umberto Salvicchi della Confcommercio. "Intanto per la modalità con cui è stata comunicata, per altro retroattiva. Su sollecitazione di decine di operatori abbiamo richiesto un incontro urgente al Sindaco per discuterne. Meoni ci incontrerà la prossima settimana, anche se in maniera tardiva.

Abbiamo apprezzato, al contrario di Cortona, che il Comune di Monte San Savino ci abbia convocato mesi fa per dialogare sulla tassa di soggiorno". Salvicchi, torna anche sulle politiche turistiche della vallata ricordando anche che "se esiste un ambito turistico di riferimento questo dovrebbe avere un’ossatura armonizzata. Una tassa di soggiorno unica per tutti i comuni con gli stessi prezzi". Dello stesso avviso anche Lucio Gori di Confesercenti. "La tassa di soggiorno sono ormai dieci anni che è stata inserita a Cortona e quindi non discutiamo, sul fatto in sé, ma se si cambiano tariffe e modalità di applicazione sarebbe stato opportuno un confronto con largo anticipo con le associazioni del settore, così anche da mettere in condizione gli operatori di definire i contratti con i tour operator per la prossima stagione già adeguati.

Ci auguriamo che la comunicazione inviata tardivamente sia frutto di un difetto o di inesattezze sulle date riportate in delibera. I numeri del turismo indurrebbero a pensare che sia di nuovo tutto oro quello che luccica, ma attenzione, in particolare per le strutture ricettive alberghiere i costi sono aumentati enormemente, i disagi del centro storico, come quello della sosta sono spesso evidenti e quelli che possono apparire come aumenti ridotti, possono trasformarsi in ulteriori motivi per indurre i turisti a soggiornare in altre realtà". "C’era da aspettarsi questi aumenti", gli fa eco Marina Torresi direttrice dell’Hotel a 4 stelle Villa Marsili. "La modalità di comunicazione, comunque, poteva essere diversa. Sono anni che chiediamo come questa tassa venga spesa. Crediamo che sia giunto il momento che anche gli operatori che più di ogni altro conoscono la propria clientela, vengano coinvolti per dare vita ad una progettualità davvero efficace".

Mal di pancia condivisi anche dalle associazioni agricole Cia, Coldiretti e Confagricoltura su cui gravitano molti agriturismi della zona, segmento importante della ricettività turistica del territorio. "La decisione del Comune, pur non stravolgendo gli importi già applicati, lascia qualche perplessità sui tempi e sui modi. Da evidenziare che, ad oggi, neppure le strutture ricettive direttamente interessate sono state informate dell’incremento già in vigore. Auspichiamo che le risorse provenienti dalla tassa di soggiorno vengano reinvestite per la valorizzazione del settore turistico e che, per il futuro, il Comune ritorni a coinvolgere ed informare nei tempi opportuni il mondo produttivo".