"Sacrificano" Ferragosto alla febbre della spesa: tanti i supermercati aperti

La no-stop dei carrelli non si interrompe neanche a questo giro: i giganti frenano ma il carosello degli scaffali resta infinito. Dalle finestre di mezza giornata all'orario continuato

Una ragazza al supermercato

Una ragazza al supermercato

Arezzo, 15 agosto 2018 - Pare stia per suonare la ritirata sulla spesa della domenica: e tanto più su quella delle feste comandate. Ma intanto la spesa non si ferma più. Frena, frena a volte quasi inchiodando per le festività religiose più importanti, Natale in testa, ma davanti alle altre scadenze dell’anno va avanti quasi a ruota libera. A rispondere «presente» è una bella fetta del mondo della grande distribuzione.

I supermercati si marcano stretti: tutto era cominciato con l’apertura di pochi, da allora l’effetto valanga ha fatto il resto. Anche se via via qualcuno si smarcato. E’ il caso ad esempio del mondo Coop: sia l’ex ipermercato che la sede di via Veneto ormai rispettano scrupolosamente tutte le festività. E perfino di domenica quando aprono chiudono subito dopo pranzo. Stavolta si ferma un turno anche Esselunga, che pure viaggia ormai a orario continuato quasi tutti i festivi.

E gli altri? La Pam non perde battuta, in particolare per le sue sedi di Tortaia e di via Marco Perennio. Entrambe aperte no stop dalle 8.30 alle 20, più o meno come tutti i giorni. Ma questa è da sempre la filosofia della catena. Stesso orario, chissà se esaltando la marcatura a uomo, anzi a carrello, all’Eurospin, il centro della spesa subito dietro le case Mancini. Le Conad viaggiano più frastagliate.

Da quella di via Chiarini all’ex Santaprisca di Guido Monaco optano solo per l’apertura mattutina, quindi dalle 8 alle 13.30. Mentre al Giotto orario spezzato ma presidio molto più lungo: avanti anche per pranzo, dalle 16.30 alle 20. Quindi una lunga pausa, forse adeguandosi anche ai ritmi del quartiere. Quartiere nel quale la Crai sceglie invece la finestra della mattina, la festa comincia ma solo alle 13.

E stavolta perfino le A&O partecipano alla mezza festa: sposano cioè l’opzione più minimalista ma comunque impegnativa, quindi con aperture dalle 8.30 alle 13. Il resto del panorama sarà disegnato dalle vetrine. E qui il risultato potrebbe essere diametralmente opposto. In un’estate dalle chiusure ridotte, perfino in centro, il colpo d’occhio sembra quello di una ritirata accentuata proprio in questi giorni.

Anche chi finora ha continuato a ritmi invernali, concentra le sue chiusure da qui a domenica. Pronto per farsi ritrovare al pezzo lunedì, ad un sorso dalla ripresa di settembre, ma voltando le spalle a Ferragosto. Il flusso dei turisti non invita a fare i salti mortali, quello degli aretini presenti in città forse li suggerirebbe. Ma è e resta Ferragosto: e oltre la boa dell’estate c’è un lungo inverno per il quale provare a ricaricare le pile.