
San Francesco
Arezzo, 12 settembre 2014 - Vi siete mai chiesti perché non ci sono mai degli sposi che escono dalla Basilica di San Francesco? Semplice, perché la basilica è ormai diventata un museo per la presenza del ciclo della Vera Croce di Piero della Francesca ed è sotto la tutela della Soprintendenza. Inutile, quindi che chiediate di sposarvi lì. A meno che non siate discendenti della famiglia Bacci e siccome un discendente c'è e sabato convolerà a nozze, ecco che anche San Francesco farà da cornice al sogno d'amore di un uomo e una donna che si uniranno in matrimonio.
L'uomo è, appunto, Averardo Borghini Baldovinetti De' Bacci Venuti la donna è Valeria Benedetti, che proviene da una famiglia romana di diplomatici che dopo un fidanzamento di tre anni diventeranno marito e moglie e hanno deciso di farlo ad Arezzo: "Valeria e io viviamo a Hong Kong, anche se spesso torniamo ad Arezzo, anche perché qui c'è l'azienda di famiglia. Abbiamo deciso di sposarci qui e non a Roma, come vorrebbe la tradizione, perché ci piaceva l'idea di festeggiare in campagna. La scelta della chiesa è stata naturale, Valeria è molto legata alla basilica e noi siamo discendenti della famiglia Bacci, così quando abbiamo chiesto la concessione per diritto acquisito storicamente. Non so con precisione da quanto tempo non si celebrino matrimoni nella chiesa ma di certo da tanto tempo". Per tradizione gli sposi fanno una donazione alla chiesa dove si celebra il matrimonio, la vostra è molto particolare
"La nostra donazione consiste nel restauro delle reliquie custodite nella basilica pare sin dal Medioevo, si tratta secondo la tradizione di frammenti della Croce cui venne crocifisso Gesù, quindi reliquie legate anche agli affreschi. In occasione del matrimonio, e da lì in poi, saranno esposte in una delle cappelle laterali della basilica. Cappella di cui abbiamo finanziato anche l'allestimento, non volevamo che le reliquie restassero in un cassetto ma che fossero offerte alla devozione di tutti". E' stato molto impegnativo organizzare il matrimonio in un posto così ricco di arte e storia?
"Abbiamo avuto la collaborazione del soprintendente Bureca e della dottoressa Paola Refice che sono stati molto disponibili. Per il resto, in una chiesa già così bella di suoi c'è poco da fare, noi abbiamo aggiunto solo una guida e l'addobbo floreale, tutto riprenderà i colori delle robbiane, bianco, verde e giallo limone". Il matrimonio è già di suo un momento emozionante, in una chiesa che si allaccia strettamente alla storia della propria famiglia lo sarà ancora di più
"Sarà emozionante rivivere una tradizione che appartiene alla mia famiglia, per questo siamo qui nonostante viviamo dall'altra parte del mondo". Averardo e Valeria usciranno sabato dalla Basilica come marito e moglie e riprenderanno la loro vita in Cina. Con Arezzo sempre nel cuore e nella mente.