Anche il Casentino, insieme alla Valtiberina e il Pratomagno, ospiterà l’esercitazione di protezione civile "Sismex Appennino 2024, che si terrà da domani a domenica e nata dalla collaborazione tra Prefettura e Provincia di Arezzo, con l’obiettivo di testare le procedure di coordinamento e soccorso in caso di emergenza reale. All’opera oltre 150 volontari di 26 associazioni del territorio con i loro mezzi e attrezzature, 23 soggetti pubblici e privati del sistema di protezione civile, 3 Unioni dei Comuni e 24 Comuni. La simulazione prenderà il via domani mattina con la notizia da parte dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di un forte terremoto di magnitudo 6.0 nell’Appennino romagnolo che causa lievi danni anche in Casentino, Valtiberina e, in misura minore, in Pratomagno.
Nei tre giorni saranno 40 gli scenari simulati, dal soccorso tecnico urgente dei Vigili del fuoco per la ricerca di persone sotto le macerie, al soccorso sanitario, alle verifiche di agibilità degli edifici con i tecnici del Settore Sismica della Regione Toscana, all’evacuazione di alcune scuole, all’intervento della Polizia e della Viabilità della Provincia per l’interruzione delle strade a causa di frane, all’attività del Genio Civile Valdarno superiore per i danni ad alcuni laghetti a uso irriguo, alla ricerca di persone disperse e al lavoro delle società di servizi per distacchi di energia elettrica, guasti alla telefonia e interruzioni di erogazione di acqua. Il compito dei volontari di protezione civile sarà coadiuvare le operazioni di messa in sicurezza del territorio e di assistenza alla popolazione, mentre le Forze di Polizia interverranno per assicurare la viabilità e l’afflusso dei soccorritori. Tra i luoghi dell’esercitazione anche un caseificio, un allevamento e un’azienda di costruzione di prefabbricati, che hanno dato la propria disponibilità per rendere gli scenari più verosimili. Domenica, lo scenario principale sarà la simulazione di un’emergenza ferroviaria con feriti, che vedrà impegnati Vigili del fuoco e Emergenza sanitaria nell’evacuazione dei passeggeri da un convoglio di Lfi-La Ferroviaria Italiana sulla linea Arezzo-Pratovecchio-Stia.