REDAZIONE AREZZO

Regione Lombardia e Rondine insieme per educare alla pace e combattere la dispersione scolastica

Firmato il protocollo d’intesa alla presenza dell’assessore Simona Tironi e il Presidente Franco Vaccari: un’alleanza per rigenerare relazioni, prevenire i conflitti e valorizzare i talenti dei giovani

La firma

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Arezzo, 4 agosto 2025 – Regione Lombardia e l’Associazione Rondine Cittadella della Pace hanno firmato il Protocollo d’Intesa per la promozione del Metodo Rondine per la trasformazione creativa delle tensioni all’interno del sistema di istruzione e formazione lombardo.

L’accordo nasce con l’obiettivo di contrastare la dispersione scolastica, rafforzare l’inclusione e il successo formativo degli studenti e prevenire tutte quelle le situazioni che spingono i giovani a diventare inattivi, promuovere il dialogo, la cittadinanza attiva e digitale, e prevenire fenomeni di bullismo e violenza nelle scuole.

Sottoscritto dall’Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, Simona Tironi, e dal fondatore e presidente dell’Associazione Rondine, Franco Vaccari, il Protocollo prevede una collaborazione pluriennale per integrare nei percorsi educativi regionali un approccio innovativo alla gestione del disagio, basato su relazioni trasformative e non violente.

“Credo profondamente nella scuola come luogo in cui si costruisce il futuro, non solo in termini di conoscenze, ma soprattutto di relazioni umane, rispetto e crescita personale – ha dichiarato l’assessore Simona Tironi –.

Questo protocollo rappresenta un passo concreto per offrire ai nostri giovani strumenti nuovi e profondi per affrontare e trasformare i conflitti, sviluppare empatia, senso civico e consapevolezza ed evitare il fenomeno dei Neet.

È un impegno forte verso un’educazione che non lascia indietro nessuno e che formale nuoce generazioni che saranno chiamate a guidare lo sviluppo sociale economico e produttivo del nostro paese responsabili e pronti a contribuire a una società più equa, inclusiva e pacifica.”

Il Metodo Rondine apprezzato anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della sua visita a Rondine lo scorso 6 giugno, validato da importanti università italiane e riconosciuto a livello nazionale e internazionale è stato promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito tramite protocollo d’intesa per favorire, crescita personale, l’educazione alla pace, alla legalità, alla convivenza e allo sviluppo sostenibile tramite il suo approccio relazionale al conflitto unico.

L’obiettivo è rigenerare i legami sociali negli ambienti in cui si vive, si studia e si lavora, promuovendo una cultura collaborativa tra pubblico, privato e Terzo Settore, capace di prevenire nuove forme di disagio e povertà educativa. “In un mondo segnato da nuove fragilità e crescenti tensioni sociali, è urgente dotare i giovani di strumenti concreti per gestire i conflitti in modo costruttivo – ha affermato Franco Vaccari –.

Siamo davvero grati alla Regione Lombardia per questo accordo che apre un percorso lungimirante e ci vede uniti nell’impegno condiviso di portare nel territorio un’innovazione educativa sperimentata da oltre vent’anni a Rondine. L’obiettivo: formare giovani cittadini consapevoli, capaci di abitare in conflitto e diventare protagonisti del cambiamento.”

Tra le iniziative previste dal Protocollo: l’introduzione delle “Sezioni Rondine” nelle scuole lombarde; l’estensione del progetto “Quarto Anno Rondine” – che permette di frequentare la classe quarta nel borgo di Rondine in Toscana all’interno di un percorso educativo e formativo internazionale e interculturale che sviluppa una consapevolezza critica, lavora sulla trasformazione del conflitto e rafforza la tua crescita emotiva e relazionale – e la promozione di eventi come YouTopic Fest, il festival internazionale sul tema del conflitto che si svolge ogni anno a giugno nella Cittadella della Pace di Arezzo e che quest’anno ha visto la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Inoltre, particolare attenzione sarà riservata al sostegno dell’attivismo civico giovanile e allo sviluppo delle idee progettuali dei ragazzi, accompagnandoli verso una partecipazione consapevole alla vita delle comunità locali. Attraverso azioni di formazione professionalizzante, incubazione sociale e sostegno al protagonismo giovanile, il progetto mira a rafforzare coesione e sviluppo sostenibile, trasformando il potenziale dei giovani in motore di cambiamento sociale.

Un ulteriore elemento innovativo è l’applicazione del Metodo Rondine anche nei contesti organizzativi e aziendali, pubblici e privati. Le imprese saranno coinvolte in percorsi volti a rigenerare le relazioni interne, affrontare i conflitti latenti e sviluppare modelli di welfare generativo. In tal modo, il conflitto non sarà più visto come un ostacolo, ma come una leva per generare benessere e opportunità di crescita, anche economica.

La collaborazione promuove infine la diffusione delle migliori pratiche di sostenibilità sociale, ambientale ed economica, in coerenza con gli Obiettivi dell’Agenda ONU 2030, costruendo alleanze trasversali per il bene comune e valorizzando le esperienze positive già in atto sul territorio lombardo. Regione Lombardia e Rondine condividono l’impegno a costruire una società più giusta, inclusiva e pacifica, dove il conflitto non venga evitato o represso, ma trasformato in una risorsa per la crescita della persona e della comunità.