Rapine e spaccio, rimpatriato. Era il ’Re’ di Sant’Agostino

Si era definito così durante una trasmissione tv. Rispedito in Tunisia

Rapine e spaccio, rimpatriato. Era il ’Re’ di Sant’Agostino

Rapine e spaccio, rimpatriato. Era il ’Re’ di Sant’Agostino

Ai microfoni di Retequattro si vantava di essere il "Re di Sant’Agostino" ma ieri è stato rispedito a Tunisi, imbarcato dagli uomini della Polizia sul volo charter che lo ha riportato al suo paese d’origine. E’ questo l’epilogo di un giovanissimo spacciatore, poco più che ventenne, che da anni era ben noto agli agenti della Questura di Arezzo per i suoi comportamenti borderline che avevano creato problemi in città, già ai tempi della baby gang del rapper Montana di cui avrebbe fatto parte. Il 21enne viveva ad Arezzo con la famiglia che si era trasferita in Toscana dalla Tunisia in cerca di una vita migliore: il giovane aveva scelto una strada diversa. Secondo le indagini delle forze dell’ordine si era specializzato nello spaccio di stupefacenti e nelle rapine, specie a giovanissimi: coetanei ma anche minorenni. Per questo il ventenne- "non ho documenti per questo la polizia mi viene a controllare", aveva detto intervistato dalla troupe di Del Debbio - il novembre scorso era stato rintracciato dagli uomini della squadra Volanti diretta dal vicequestore aggiunto Marco Gallorini. Il "Re", arrivato a Pantelleria ormai tre anni fa, era stato fermato dagli agenti della Questura con oltre 32 grammi di hashish suddivisi in 15 stecche confezionate singolarmente e 1,37 grammi di cocaina, spartite in 6 confezioni termosaldate. Droga pronta ad essere smistata, probabilmente nella piazza cittadina che conosceva molto bene. Per questo, considerato il suo stato di clandestinità nel territorio nazionale, nonostante fosse incensurato, gli era stato notificato un decreto di espulsione dal suolo italiano. Tuttavia, per un vizio procedurale, il giudice di pace di Bari aveva accolto la richiesta dell’avvocato difensore, che aveva consentito al giovane di uscire dal centro rimpatri e tornare ad Arezzo.

Peccato che il ragazzo era stato poi intercettato ancora una volta dagli agenti delle Volanti e dalla Squadra mobile che, insieme all’Ufficio Immigrazione, sono riusciti negli ultimi giorni a portare il "Re" in un altro centro rimpatri. Da quil, dopo pochi giorni è stato accompagnato nel suo Paese di origine. Ad autoincoronarsi "Re di Sant’Agostino" era stato lui stesso in tv. Durante la trasmissione di Paolo Del Debbio aveva detto che "qua mi conoscono tutti e mi vogliono bene".

Luca Amodio