PIEVE SANTO STEFANO
Cronaca

"Quella frana minaccia le case". Anas: lavori in sicurezza sulla piazzola

La denuncia di alcuni residenti di Pieve Santo Stefano finisce sul gruppo Facebook "Vergogna E45" "Abbiamo avvertito la polizia". La replica è immediata: "Movimenti di questo materiale sono normali".

"Quella frana minaccia le case". Anas: lavori in sicurezza sulla piazzola

"Quella frana minaccia le case". Anas: lavori in sicurezza sulla piazzola

di Claudio Roselli

La segnalazione è arrivata tramite un post sul public group "Vergogna E45" su Facebook: alle 22,30 di lunedì, alcune persone si sono accorte che una fetta di terreno stava franando all’altezza della piazzola di sosta, quella chiusa a seguito del cedimento avvenuto nel febbraio del 2018 e interessata di nuovo dai lavori di ripristino iniziati circa un mese fa. La piccola area di sosta si trova all’altezza dell’abitato di Pieve lungo la carreggiata nord, fra le due uscite per il paese valtiberino e non lontano da alcune case. "Abbiamo avvertito la polizia – prosegue il post – che poco dopo è arrivata e ha contattato Anas". Alle 7 di ieri la situazione è stata documentata in una foto, con chiosa finale: "I lavori continuano, ma i nostri dubbi sulla sicurezza mi sembrano più che leciti! Intanto, i micropali messi circa un anno fa pare che non servano più a niente, ma credo che li abbiamo pagati un po’ tutti". Puntuale, dall’ente nazionale delle strade è arrivata la risposta. "Gli interventi procedono regolarmente – ha precisato Anas – secondo il progetto e in piena sicurezza. Le foto pubblicate nel post si riferiscono a un’area di cantiere a valle della seconda paratia di micropali, pertanto si tratta di un terreno attualmente in fase di scavo, riporto e movimentazione. Ridotti e localizzati movimenti di questo materiale sono normali durante lavorazioni del genere e non costituiscono alcun pericolo per le abitazioni adiacenti".

Sempre Anas, poi, chiarisce che le opere realizzate sono pienamente efficienti. In particolare, la paratia principale con tiranti è già ultimata e non è visibile nelle foto pubblicate. La seconda paratia di micropali, a valle della prima, è attualmente utilizzata per contenere il terreno sovrastante e consentire le lavorazioni in sicurezza. A seguire saranno realizzate le terre rinforzate, le opere idrauliche e le finiture con terreno vegetale e semina. Il blocco del cantiere, prima della ripresa di inizio settembre, era dovuto a una questione: ovvero, se la terra movimentata potesse essere utilizzata nuovamente nel sito, oppure dovesse essere smaltita attraverso altre procedure, poiché classificata come rifiuto. Dopo mesi di attesa ed approfonditi esami di laboratorio è stato appurato che la terra può essere riutilizzata per andare a formare il nuovo terrapieno. Il completamento dei lavori – conclude Anas – è previsto per dicembre, salvo condizioni meteo sfavorevoli.