Progetto Scudo, avanti altri tre anni Il Calcit in prima fila per i malati

Rinnovata la convenzione: la task force comprende medici, infermieri e uno psicologo anche per le famiglie. Ermini, presidente del Comitato contro i tumori: "Servizio di assistenza domiciliare gratuito, 24 ore su 24".

Progetto Scudo, avanti altri tre anni  Il Calcit in prima fila per i malati

Progetto Scudo, avanti altri tre anni Il Calcit in prima fila per i malati

di Maria Rosa Di Termine

Tre grandi progetti a sostegno dei malati oncologici. Il Calcit Valdarno continua ad essere in prima fila nell’impegno verso chi deve fare i conti con le neoplasie e nel supporto ai loro familiari. E’ di questi giorni il rinnovo della convenzione triennale per assicurare il "Progetto Scudo", vero fiore all’occhiello da anni dell’attività solidale della Onlus che lo finanzia con un investimento di oltre mezzo milione di euro: "Proseguiamo nel rapporto di collaborazione con la Asl Toscana Sud Est – ha sottolineato Marco Ermini, presidente del Comitato Autonomo Lotta ai Tumori – per garantire un servizio di assistenza domiciliare gratuito, h24 e per 365 giorni l’anno, per gli ammalati senza dimenticare gli altri componenti del nucleo familiare spesso in difficoltà nell’affrontare il cammino quotidiano". La task force dello "Scudo" comprende medici, infermieri e uno psicologo: "La Asl mette a disposizione alcune risorse professionali che, tuttavia, non potrebbero bastare per coprire a tempo pieno le prestazioni richieste nell’arco dei 12 mesi - riprende Ermini. Abbiamo dunque sottoscritto un accordo con la cooperativa Koinè che ci consente di ottenere il personale necessario, i mezzi di trasporto per le visite e i telefoni cellulari indispensabili per comunicare con gli assistiti". Gli ha fatto eco il dottor Giulio Corsi responsabile del servizio delle cure palliative della Asl, sottolineando come lo Scudo sia "un esempio tangibile di efficacia ed efficienza nella collaborazione". Altre conferme riguardano le progettualità all’interno del Centro Oncologico della Gruccia: la postazione di front office dedicata, il "Cibo Amico", con nutrizionisti che suggeriscono buone pratiche alimentari da seguire durante il percorso di cura e lo "Psiconcologo" che mira a umanizzare e rendere migliore lo stato psicosociale di chi lotta contro la patologia e dei suoi congiunti.

Un sostegno determinante, ha rimarcato la dottoressa Patrizia Bobini, direttore del monoblocco, per i risvolti emotivi e sociali che comporta la patologia. Il presidente della Conferenza dei Sindaci Sergio Chienni ha ringraziato l’associazione per la costante attenzione che offre alla comunità valdarnese, intercettando di concerto con la Asl, i bisogni della sanità e i cittadini che la sostengono. "Senza il contributo costante, prezioso e attento della collettività tutto questo non potrebbe essere attuato. I progetti - ha concluso Ermini - continueranno a vivere se continuerà a vivere questo senso di sensibilità spiccata che contraddistingue il Valdarno".