Positivi nell'istituto sotto attacco del Covid: due infermieri aretini a Pelago

E' una realtà che accoglie ragazzi disabili: all'interno i positivi sono 87 su 90. Tra gli altri due giovani di Castelfranco: l'annuncio del sindaco, la vicinanza del loro paese

Coronavirus, il doppio ventilatore è stato testato al Sant'Orsola (foto Imagoeconomica)

Coronavirus, il doppio ventilatore è stato testato al Sant'Orsola (foto Imagoeconomica)

Arezzo, 5 aprile 2020 - Hanno contratto il virus in uno degli istituti più bersagliati della Toscana. Altri i due operatori sanitari tutti nostri sono nell’istituto di Diacceto vicino a Pelago: un «inferno», all’interno 87 positivi su 90, al di là di ogni incubo, E tutti e due sono di Castelfranco (anzi, uno è di Faella). 

L'annuncio è arrivato dal sindaco Vasco Caciol.I due infermieri lavorano all’Oda, Opera Diocesana Assistenza di Diacceto di Pelago. Nei giorni scorsi la morte di un ragazzo, Maurizio, uno degli ospiti diversamente abili accolti permanentemente nella struttura.

Per 66 di loro – su 71 totali – il tampone, effettuato in settimana e i cui risultati si sono avuti nella tarda serata di venerdì, ha dato esito positivo. Maurizio era stato trasferito all’ospedale di Ponte a Niccheri. Gli altri 64 sono tuttora all’Oda, trasformata quasi totalmente in centro Covid.

Il personale, decimato dal contagio, conta ormai tantissimi positivi. Tra cui i due di Castelfranco, seguiti con affetto e apprensione dal loro paese.  ’Oda è una struttura d’eccellenza, anche per la qualità degli operatori. In questo momento si sta attrezzando nel miglior modo possibile. Ha diviso l’attività in due, pazienti covid da una parte e pazienti non covid da un’altra. E preso un edificio separato sarà attrezzato per le quarantene degli operatori.