Più di uno studente su 4 senza promozione Riparte il pugno di ferro dopo la tregua Covid

Tolti tutti i freni, siamo tornati subito ai dati del 2019: un 28% tra bocciati e "rimandati" a settembre. E i respinti sono perfino in aumento

Migration

di Alberto Pierini

AREZZO

Qualcuno in classe arriverà a rimpiangere la stagione del Covid? No, non esageriamo. Primo perché non è affatto passata. Secondo perché a scuola è uno spettro tra le cui braccia nessuno vorrebbe tornare. Però agli scrutini è cambiato il vento. Obiettivo: gli istituti superiori cittadini.

Finiti i due anni di tregua, prof e presidi sono tornati ai giudizi nudi e crudi. Lontani, sia chiaro, dalla selezione dei nostri genitori o dei nostri nonni: ma quasi in fotocopia sui dati del 2019, l’ultimo ricordo prima della bufera.

E così più di un ragazzo su 4 delle superiori scopre dai quadri, anzi dalla pagella elettronica, di non aver strappato la promozione: per l’esattezza il 28%. Tutti bocciati? Calma, perché nel caso davvero saremmo tornati ai nonni. I respinti crescono ma si fermano comunque al 6,7%, in lieve aumento rispetto al 2019: sono in tutto 436.

Attenzione: il dato è complessivo, dentro ci sono sia quelli giudicati non idonei a passare all’anno successivo sia quanti sono rimasti sotto il tetto minimo delle presenze. Un esempio? Al Fossombroni 49 sono i bocciati e 38 i sostanziali non scrutinati alla luce proprio delle assenze. Ma ai respinti vanno aggiunti i "giudizi sospesi": altro termine subentrato negli anni a quello più chiaro di tutti, i rimandati a settembre. La sostanza è più o meno la stessa: sono studenti che tra la fine di agosto e per l’appunto l’inizio di settembre saranno costretti ad un prologo di scuola per conquistarsi sul campo e in aula il diritto ad accedere all’anno successivo.

In tutto fanno un plotoncino di 1392 ragazzi: fermi allo stop come i loro amici bocciati. Ma la differenza è che nel loro caso il semaforo è giallo e non rosso. Come sempre la forbice cambia molto da una scuola all’altra. Nei licei la percentuale di bocciature e sospensioni è più bassa, il 21,7%, contro il 36,9% di tecnici e professionali. Un po’ anche sfatando la leggenda che in certe scuole il livello richiesto sia inferiore, la selezione esiste e fa pure diverse vittime.

Anche se ad esempio ancora al Fossombroni il 49,9% del 2019 è sceso stavolta al 44,9%: e analogo calo anche al Margaritone, che scende nella somma di respinti e rimandati sotto il 40%. Il Classico è di nuovo la scuola con il maggior numero di promozioni, siamo all’86%: e c’è stato un calo dei bocciati, sceso sotto il 2%.Bocciati invece raddoppiati al Redi: sempre pochi (55) ma in media passati dal 2,2 al 4,3%. E crescono anche all’Itis, sfiorando il 9%, mentre calano decisamente all’Artistico e sono quasi dimezzati al "Colonna, dal 7,5% al 4,3.

Proprio l’Itis ci consente di raffinare ancora il quadro. Perché fornisce i dati divisi anno per anno: e scopri così che a fare la selezione maggiore sono il primo e il terzo., Non è una sorpresa, da una parte il debutto e nell’altro lo snodo degli indirizzi, ma stavolta sono i numeri a confermarlo. Mentre dallo Scientifico filtra l’identikit delle materie più ostiche: matematica, fisica e le lingue, i cui esami di "riparazione" alimenteranno il calendario di settembre., Scientifico che ha la media di promozione più alta dopo il Petrarca, anche nel suo caso sopra la soglia dell’80%.

Gli altri sono tutti sotto, anche se in alcuni casi, in particolare il Pier della Francesca e il Colonna, di poco, essendo entrambi sopra il 70%. In tutto parliamo di 6463 pagelle: sono quelle che vanno dalla prima alla quarta, delle quinte e degli esami ne parliamo a fianco. E nel numero c’è anche la conferma che il calo demografico finora ha solo lambito le superiori: eravamo a 6825 ragazzi nel 2019, ci siamo spostati di poco. La scuola ha sfornato i suoi verdetti e altri ne snocciolerà a settembre. Con la frenata della pandemia i prof accelerano e gli studenti tremano: ma è la normalità bellezza, e nessuno la può fermare.