ANGELA BALDI
Cronaca

Piscina no green pass, l'assessore: "Farei una multa al giorno"

E molti clienti dichiarano di non voler rinnoare gli abbonamenti una volta scaduti

magara

Arezzo, 13 dicembre 2021 - Cambierò impianto dopo che avrò finito l’abbonamento che avevo sottoscritto”, “Non voglio perdere la quota già pagata in anticipo, ma appena finito l’anno cambierò di sicuro”. Sono di questo avviso alcuni dei clienti della piscina comunale che, pur avendo un abbonamento in corso di validità, non intendono fare il rinnovo al centro sport Chimera. Motivo? “Qui non chiedono il green pass, io non ci sto più”. Lo dicono apertamente  e lo scrivono nei social ogni volta che viene commentata una notizia che riguarda l’impianto gestito dai Magara. I padre e figlio alla guida della piscina di viale Gramsci che, nonostante le tre sanzioni già ricevute, hanno affisso sul portone d'ingresso due fogli per ribadire che l'accesso è consentito a "tutte le donne e tutti gli uomini liberi". Nessun passo indietro insomma sulle proprie posizioni, e nessuna richiesta di green pass agli avventori della piscina comunale, nonostante la legge dica il contrario. Sull’argomento era intervenuto anche il sindaco Ghinelli, che aveva paventato perfino la revoca della concessione. Ma niente da fare, il Centro Sport Chimera continua per la sua strada, lasciando accedere all'impianto atleti e accompagnatori senza averne verificato il possesso del certificato verde.

E mentre l'amministrazione valuta la revoca della concessione a inizio 2022, l’assessore allo sport Federico Scapecchi dice: “Di multe ne hanno fatte tre, se dipendesse da me ne farei una al giorno”. E l’assessore allo sport del Comune ricorda come il caso Chimera nuoto sia tra le grane che l’amministrazione intende risolvere: “Quello della piscina comunale è un argomento da riaffrontare perché non ci piace essere presi in giro – dice - va trovata una soluzione costi quel che costi. Anche se la piscina fosse costretta a chiudere per mesi. La palla è passata da un mese e mezzo al prefetto, non ho avuto modo di parlarci di persona e non se se deve attendere i 60 giorni dalla sanzione obbligatoriamente o per evitare ricorsi. In ogni caso se allo scadere dei 60 giorni a gennaio, l’impianto venisse fatto chiudere e si interrompesse il servizio pubblico per cui è stata attivata la concessione, capiremo come intervenire”.