"Pezzi inutili". Il libro di Segre va in scena

Stasera al teatro di Cavriglia lo spettacolo ispirato al libro "Finché la mia stella brillerà".

"Pezzi inutili". Il libro di Segre va in scena

"Pezzi inutili". Il libro di Segre va in scena

Dopo il successo di "Amore non ne avremo" presentato da Carlo Albè e Dritto E Rovescio, la rassegna "Possa la mia vita servire - quattro spettacoli per capire chi siamo", proposta dal Comune di Cavriglia e dalla cooperativa Materiali Sonori, continua con "Stück 75190 - Pezzi inutili". Al Teatro Comunale di Cavriglia stasera alle 21.30, il gruppo Amentia Teatro associato alla compagnia Paro Paro, con la regia di Henrj Bartolini e la direzione artistica di Massi Fruchi, presenta il lavoro liberamente ispirato al libro "Finché la mia Stella Brillerà" di Liliana Segre. In scena gli gli attori: Valerio Brogi, Riccardo Cammelli, Valerio Cappellini, Francesca Ciardi, Filippo Guerrini, Matteo Lucarini, Katiuscia Merli, Viviana Morini, Marco Zangheri.

Tutto si snoda come un viaggio in una delle pagine più terribili della storia dell’umanità. Le parole di Liliana attraversano il tempo e ogni persona, rappresenta una parte di quelle parole, i ricordi della feroce vita nei campi di concentramento, un racconto attraverso gli occhi di una bambina che a 13 anni viene privata della sua adolescenza e deportata nei campi di sterminio prima di Auschwitz e poi di Birkenau.

"Il suo racconto - dichiarano i protagonisti dello spettacolo - è lieve quanto atroce e gli attori mettono in scena proprio questi due aspetti, parlando attraverso una gabbia che poi diventerà una sorta di ragnatela, una prigione sempre più stretta che soccomberà alla liberazione e alla libertà. Con questo lavoro si vuole porre nuovamente attenzione su un argomento che mai e poi mai dovrà essere dimenticato. Quello che la storia ha da insegnare è proprio che non c’è futuro se non abbiamo memoria del passat".

Sabato 27 aprile debutta invece a Cavriglia lo spettacolo "Lo stato delle cose" allestito e interpretato da Federico Vigorito e David Marzi, con la produzione di Senza Confine. Liberamente ispirato al libro "Gli eroi di via Fani" di Filippo Boni, lo spettacolo coglie tutto lo spessore del romanzo, che ha come punto fondamentale il 16 marzo 1978, giorno del rapimento di Aldo Moro, e del brutale assassinio della scorta da parte delle Br. La rassegna si chiude il maggio con "Il corpo", omaggio a Matteotti.