
I coniugi Righeschi
Arezzo, 4 novembre 2020 - Se ne sono andati a distanza di tre giorni, dopo una vita trascorsa a braccetto, nel quotidiano familiare e nel lavoro. Mario Righeschi e Marcella Cappellini, 83 anni lui, uno in meno la moglie, erano conosciutissimi in Valdarno e nella loro città Montevarchi dove per anni hanno gestito la storica azienda del «Tappeto Elegante».
Entrambi positivi al Covid19, agli inizi di ottobre erano stati ricoverati all’ospedale San Donato di Arezzo. «La mamma – ricorda uno dei quattro figli, il noto tenore David Righeschi – presentava il quadro clinico più complesso per una forma avanzata di parkinson, mentre mio padre sembrava essere meno grave. Colpiti dalla polmonite si erano lievemente ripresi ed erano stati trasferiti nel centro di cure intermedie di Agazzi. Il babbo è un po’ migliorato, ma nel giro di qualche ora la situazione è precipitata. Venerdì la mamma si è nuovamente aggravata e non c’è stato nulla da fare».
L’altro ieri il funerale, celebrato nella chiesa di Levanella alla presenza di poche persone, come impone adesso la normativa anti contagio. «Io e le mie sorelle non abbiamo neppure avuto il tempo di piangerla – riprende David – perché la sera stessa ci è stato comunicato che pure mio padre era spirato. Si era a sua volta aggravato domenica ed era stato trasferito all’ospedale. Abbiamo avuto grandi problemi a parlare con i medici, fino a che il lunedì, dopo le esequie della mamma, è arrivata la conferma che era morto; ce lo ha portato via un arresto cardiaco».
Quel cuore che aveva sempre battuto forte per la sua Marcella e per i suoi ragazzi, in una famiglia già duramente provata 10 anni or sono dalla prematura scomparsa del figlio Alessandro, si è arreso. «Non ci è stato possibile rivedere, nè salutare per l’ultima volta nessuno dei due – ha continuato il cantante – e questo ci ha fatto ancora più male. Era una coppia molto unita, un concentrato di forza, di intelligenza e di caparbietà».
Insieme da 63 anni anche al timone dell’attività familiare e primi fan di David che nel 2013 aveva conquistato con il cantautore Renzo Rubino il premio della critica a Sanremo per la sezione giovani con «Il postino (amami uomo)». «La mamma per prima comprese la mia passione per la musica e mio padre non mancava mai ad una mia esibizione.
Quando facevo il piano bar si nascondeva e a fine serata mandava qualcuno a chiedermi di cantare il ‘Nessun dorma’... Si, i miei genitori sono stati speciali, un esempio di amore senza fine che resterà indelebile nel ricordo». A piangere Mario anche il mondo dello sport e il Montevarchi di cui è stato calciatore. Un messaggio di cordoglio è stato espresso anche dal sindaco Silvia Chiassai Martini.