"Per noi è un colpo al cuore": il sindaco dà voce al dolore di Monte San Savino

Oggi il ritorno della salma a casa e la camera ardente nella chiesa di San Giovanni. Già domenica in tanti sono andati in Casentino

Margherita Scarpellini

Margherita Scarpellini

Arezzo, 15 ottobre 2018 - La notizia della tragica scomparsa nell’incidente del Corsalone di Alessandro Nanni, sempre sorridente e dalla battuta pronta, ha gettato nello sconforto Monte San Savino. Adesso, era residente ad Arezzo ma le origini e gran parte della propria, pur breve, esistenza le aveva trascorse al Monte dove abitano i familiari e tantissimi amici e dove aveva, con il fratello Leonardo, un’ avviata azienda di segnaletica stradale, ereditata dal babbo Bettino.

«Notizie che non vorremmo mai avere – è il primo commento del sindaco Margherita Scarpellini - e il dolore per la tragica morte di Alessandro, ha lasciato interdetta la comunità e i tanti giovani amici: parecchio sono già andati in Casentino per stare vicini alla famiglia. Preghiamo per Alessandro, i suoi cari e preghiamo per i feriti».

E’ arrivato il dolore di tutta la giunta comunale: «Ci stringiamo intorno alla famiglia Nanni per la tragica e prematura scomparsa di Alessandro.» A farle eco i cittadini, gli amici di Alessandro. Così Gianni Peruzzi: «Morire all’improvviso a quell’età è difficile da sopportare. Sono sconvolto, era un bravo ragazzo, con una grande voglia di vivere». Daniela Giannettoni: «Non ci sono parole, solo dolore e inquietudine».

Gli fanno eco Angela Pecce e Mario Bassi. Don Waltere Tanganelli : «Ci stringiamo attorno alla famiglia di Alessandro e alle altre persone ricoverate in ospedale. Si tratta di una tragedia che trafigge il cuore e chiediamo a Dio, con la preghiera, che conceda la forza per sopportare questo dolore».

Sarà lui a celebrare i funerali: l'appuntamento è già fissato per martedì alle 16 nella chiesa di Sant'Agostino. Ma già oggi tornerà la salma, sarà esposta nella chiesa di San Giovanni. Monte San Savino è pronto a riabbracciare il suo Alessandro. E a dirgli addio, insieme a tanta gente.