
macachi
Arezzo, 9 maggio 2016 - Trasferimento degli animali in zone più idonee per la loro qualità della vita, riqualifica e recupero delle aree verdi del Parco di Cavriglia e dei suoi itinerari, risparmio di risorse da parte dell’Amministrazione Comunale di Cavriglia per destinarle a capitoli di bilancio più in emergenza come quello del sociale, viste la difficile situazione economica che stiamo attraversando. Ha ormai avuto inizio da due anni un progressivo mutamento che riguarda l’area del Parco di Cavriglia. La zona, dopo lunghe ed anche dolorose vicissitudini, da ormai alcuni anni non è più quella di un tempo e l’Amministrazione Comunale ha deciso di voltare pagina una volta per tutte. In sinergia con le associazioni animaliste, a partire dalla Leal, ha avviato dal 2014 un progetto che prevede il risanamento dell’area verde, ricollocando progressivamente gli animali in riserve naturali più idonee, che comunque fino ad oggi sono stati nutriti ed assistiti con grandissima attenzione e con la massima cura.
La sensibilità nei riguardi di quest’ultimi però, non è più corrispondente alle strutture che il Parco può offrire ed è giusto che per alcune specie ancora presenti a Cavriglia, si riesca ad individuare luoghi migliori nei quali vivere, nutrirsi e riprodursi. Così dallo scorso anno è iniziato un lento ma progressivo spostamento di alcuni animali verso parchi naturali dove quest’ultimi vivono e vivranno in libertà ed hanno continua assistenza. E’ in corso di avviamento il progetto che prevede lo spostamento in un Parco Belga dei macachi giapponesi, diciassette esemplari di scimmia molto evoluta, che non possono continuare a vivere in gabbie partorite da una mentalità ormai vetusta e superata. L’operazione non è affatto semplice. Uno spostamento che sarà un unicum in Italia. Quanto all’orso ed al bisonte, viste le dimensioni e l’età, soprattutto del primo (38 anni) e le condizioni di salute, l’amministrazione ha stabilito di accompagnarli a miglior vita direttamente da dove si trovano adesso, altrove sarebbe difficile un loro ambientamento. L’operazione, una volta conclusa, permetterà anche di risparmiare dalla gestione ordinaria degli animali in corso di trasferimento risorse importanti per il bilancio del Comune (circa 40mila euro all’anno), che potranno essere investite nel sociale, per attivare misure di sostegno alle persone che soffrono, vista purtroppo l’emergenza che a causa della crisi economica sta aumentando progressivamente.
L’obiettivo è quello dunque di avviare un percorso di valorizzazione del Parco attraverso il recupero delle aree verdi, la riqualifica della loro importanza archeologica che vede presenti nel territorio limitrofo antichi insediamenti etruschi e strade romane e il rilancio della zona seguendo nuove sensibilità nei riguardi sia della natura che degli animali, risparmiando risorse importanti da investire in un settore in piena crisi come il sociale.