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Palio della Balestra, Andrea Cestelli replica: "Il mio nome era scritto sul puntale"

Parla il balestriere di Sansepolcro autore del tiro più preciso, ma squalificato per regolamento. Il vittorioso presidente Gianni Bergamaschi: "Per me era primo lui, regolamento da rivedere"

I maestri d'armi Rodolfo Radicchi e Viviano Zanchi mostrano il corniolo a fine Palio

Arezzo, 15 settembre 2020 - Tiene banco a Sansepolcro la questione legata al verdetto del Palio della Balestra di domenica 13 settembre, che ha visto comunque trionfare i balestrieri biturgensi. La verretta vincente è stata quella scoccata da Andrea Cestelli, della quale però a fine gara era rimasto solo il puntale. In base al regolamento, il singolo balestriere deve scrivere il proprio cognome (e anche le iniziali del nome, nel caso vi fossero più tiratori con lo stesso cognome) sia sul corpo che sul puntale della freccia, proprio per permetterne la riconoscibilità. Sul puntale vincente non era chiaramente leggibile la scritta, quindi la freccia è stata annullata e la vittoria è passata di conseguenza al secondo classificato, ossia Gianni Bergamaschi, presidente del sodalizio. Ma Andrea Cestelli non ci sta, per essersi visto togliere la vittoria ottenuta “sul campo”. “A scanso di equivoci – dichiara Cestelli – il nome nel puntale era presente, scritto in bianco vicino al corpo della freccia, tant’è vero che ancora si leggevano bene le prime due lettere, ovvero “CE” e poi si intravedevano le altre. Non è certo colpa mia se dopo più di 90 tiri che hanno colpito, strisciato e rotto la mia freccia il nome non era più perfettamente leggibile. Inoltre, due verrette si sono infilate nel mio puntale: per toglierle, hanno dovuto prendere con una pinza il mio puntale e con un’altra i puntali da togliere, chi mi assicura che la scritta non sia stata danneggiata in questi momenti? Oltre alla beffa, non voglio passare da stupido. Sono scaramantico e lo scrivere il nome nel puntale per me è una tradizione: uso sempre un pennarello bianco e lo scrivo in piazza quando preparo la balestra”. Il presidente Gianni Bergamaschi ricorda che questa decisione è stata presa per evitare di creare un precedente: “Il regolamento è questo – ha sottolineato – poi non è detto che non si debba modificare e ne parleremo. Io ero propenso per assegnare la vittoria ad Andrea Cestelli e sarei stato felicissimo del mio secondo posto, piuttosto che di una vittoria della quale rimango dispiaciuto. E comunque, il bello è che il Palio delle merlettaie è rimasto qui”.