Palasport, ancora infiltrazioni d’acqua

Tre mesi dopo la riapertura successiva alla ristrutturazione sul parquet stracci e secchi: in consiglio l’appello a trovare soluzioni

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di Maria Rosa Di Termine

Continua a piovere nel Palazzetto dello Sport di Montevarchi. Com’era accaduto in aprile, tre mesi dopo la riapertura successiva alla ristrutturazione eseguita nell’ambito del project financing per il rifacimento dell’illuminazione pubblica del territorio. Allora una partita di basket della Serie C Gold era stata addirittura annullata a causa delle infiltrazioni di acqua dal tetto del Palasport, che oltre al parquet avevano interessato corridoi e spogliatoi. Palazzo Varchi era intervenuto con una variante ai lavori, ma alla prima giornata di pioggia intensa, il 10 dicembre scorso, il problema si era ripresentato. In quell’occasione l’assessore ai Lavori Pubblici Lorenzo Posfortunato aveva assicurato che l’amministrazione si sarebbe attivata per fare chiarezza con l’appaltatore sulle problematiche e sui danni alle strutture e che avrebbe contestato il risultato del remake "riservandosi di intervenire nelle opportune sedi a tutela del proprio investimento, dei propri sforzi e della propria immagine". Nei giorni scorsi riecco la pioggia e puntualmente si sono ripresentate le criticità, costringendo chi utilizza l’impianto a sistemare secchi sul rettangolo di gioco e stracci negli spogliatoi. Una vicenda che è rimbalzata sui social, con tanto di battute al vetriolo, e sui banchi del Consiglio comunale riunito ieri pomeriggio in Palazzo del Podestà. A chiedere lumi e soprattutto soluzioni i consiglieri di Partito Democratico e di Avanti Montevarchi – Europa Verde. Elisa Bertini, capogruppo Dem, in particolare, ha ricordato che al danno sul piano sportivo per le società, che non possono svolgere le loro attività, si aggiunge quello di immagine altrettanto negativo per la città. E citando proprio le parole dell’assessore ha sollecitato gli amministratori a spiegare quali azioni concrete siano state intraprese fino ad ora, a mostrare gli eventuali atti formali di contestazione delle opere non eseguite a regola d’arte e a chiarire se siano stati previsti sconti sul canone per i club penalizzati dal disservizio. Sulla stessa lunghezza d’onda Fabio Camiciottoli che, dopo aver rammentato le ripetute sollecitazioni all’esecutivo, già a partire dal 2020, sulla necessità di riparare a dovere la copertura del campo di pallacanestro, ha definito "inopportune" le affermazioni di Posfortunato. "Non c’è alcuna autocritica – ha polemizzato - rispetto al ruolo che il Comune deve avere nella sua qualità di committente nei controlli dei progetti e dei lavori eseguiti". E ribadendo che i disagi sono ingiustificabili, l’esponente di opposizione ha auspicato un confronto in sede istituzionale con tanto di sopralluogo con il tecnico del municipio responsabile dell’opera".