Ospedale, i tempi tornano. Qui risposte più veloci rispetto alla media toscana

Percorso sotto le 3 ore per i codici verdi e tra 4 e 5 per i casi peggiori. Anche i numeri nazionali sono più alti. Solo un caso su 200 gravissimo. .

Ospedale, i tempi tornano. Qui risposte più veloci rispetto alla media toscana

Ospedale, i tempi tornano. Qui risposte più veloci rispetto alla media toscana

Meno di tre ore di attesa in Pronto soccorso per un codice verde. E’ quanto occorre aspettare in ospedale tra quando si approda in corsia di emergenza a quando il medico ci firma le dimissioni. Il 3% dei pazienti se ne va stufo delle attese.

Ma il "modello Arezzo" è tra i migliori della Toscana che è tra le regioni con "performance" migliori. A dirlo è l’ultima indagine dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) che nel suo ultimo report ha certificato le prestazioni sanitarie nei pronto soccorso degli ospedali della provincia di Arezzo così come la qualità delle cure sulle patologie legate alla tempestività della presa in carico (infarto, ictus o traumi).

Va specificato che si tratta di numeri e di medie che quindi esprimono una rappresentazione parziale di quello che è il servizio pubblico per le emergenze.

Fatto sta che nel 2023 sono stati più di 122 mila gli accessi nei pronto soccorso della provincia tra il San Donato e gli ospedali delle quattro vallate: a più della metà dei pazienti è stato assegnato un codice giallo (oltre 64mila); a 47mila, il codice verde; a 10mila il codice bianco e 587 il codice rosso.

Per un codice bianco - dunque una patologia lieve, che spesso "intasa" il sistema dell’emergenza- c’è da aspettare poco più di ora e mezzo (100 minuti) prima di aver concluso l’iter diagnostico e terapeutico: una tempistica sotto la media regionale (116 minuti) tra le migliori dietro Siena, Grosseto e Massa Carrara, la metà di quanto occorre nei presidi sanitari livornesi dove la media è di ben 200 minuti, oltre le tre ore. In italia la media è di 164 minuti, due ore e mezzo.

Tempi nella media regionale anche quelle per i "codici verde" da visitare: 174 minuti per essere dimessi (anche qui fanno meglio solo tre province: Grosseto, Pisa e Prato) mentre la media italiana di permanenza in ospedale è di 229 minuti, quasi quattro ore. Per quanto riguarda i codici giallo e i codici rosso i tempi da trascorrere in ospedale prima di abbandonarlo salgono: non è un paradosso (e non signfica che si viene visitati dopo) perchè in questo caso si tratta di patologie più complesse che implicano un iter diagnostico e necessitano di una serie di valitutazioni più approfondite rispetto i quadri clinici di un paziente in "codice bianco e verde", che dopo esser stati inquadrato e trattato può tornare a casa oppure viene destinato al ricovero in reparto.

Ci sono anche dati importanti nel report per stilare le pagelle dei pronto soccorsi. In Italia il 6,3% dei pazienti fugge dai pronto soccorso, stufi delle attese da sostenere prima della visita, ma il dato è dimezzato nella provincia di Arezzo: soltanto il 3,17% se ne va, contro il dato regionale del 4,9%. Significa che è buona la risposta che i pazienti ottengono in termini di servizi e prestazioni sanitarie.

Indicatori preziosi anche quelli che danno un’idea sulla tempestività di cura per alcune patologie che richiedono una rapida presa in carico, come ictus, infarto e ischemie.

Numeri nella media anche in questo ambito. Per citare un dato nudo e crudo, ad Arezzo il 58% di chi entra in ospedale per un infarto è trattato con un’angioplastica coronarica entro 90 minuti. E va sempre ricordato che il 50 per cento degli accessi al Pronto soccorso riguardano problematiche lievi che nondovrebbero arrivare alla porta rossa.