FEDERICO D’ASCOLI
Cronaca

"Oro aretino eccellenza mondiale". E arriveranno più forze dell’ordine

L’impegno del ministro Piantedosi alla fiera: "Dedicheremo a territori come questo una rinnovata attenzione"

Arezzo luccica come il suo oro, ma chiede più protezione. Dopo mesi segnati da furti e assalti alle aziende orafe, l’ultimo nella notte tra venerdì e sabato, la fiera OroArezzo si è aperta ieri con una promessa: più sicurezza per chi crea valore. "Arriveranno nuove forze dell’ordine. Qui come altrove", ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, inaugurando la manifestazione che andrà avanti fino a martedì nel polo fieristico.

Il distretto orafo più importante d’Europa torna protagonista, ma con ferite recenti ancora aperte. "Dedicheremo a territori come questo una rinnovata attenzione nella distribuzione degli agenti che entreranno nelle forze di polizia", ha aggiunto il titolare del Viminale, assicurando anche investimenti in tecnologie di sorveglianza.

Il suo messaggio è chiaro: lo Stato c’è. Accanto a chi trasforma l’oro in eccellenza esportata nel mondo. Il presidente Eugenio Giani ha ribadito l’impegno della Toscana nel sostenere il comparto con risorse regionali ed europee: innovazione, marketing, formazione. "Il talento e il genio toscano vanno protetti. Questo distretto è una locomotiva, non possiamo lasciarla rallentare" ha detto il governatore.

Tra dazi, tensioni globali e prezzi instabili il settore orafo resiste, ma chiede alle istituzioni di non essere lasciato solo. OroArezzo oggi è più di una fiera: è un patto tra chi produce bellezza e chi ha il dovere di difenderla.

L’edizione numero 44 offre un programma ricco per la comunità orafa: focus su mercati globali, sostenibilità e innovazione, con analisi economiche, talk istituzionali e studi su Europa e Vietnam. Spazio anche al retail italiano, agli accessori moda e anche alla cultura. Domani sera l’opera di Giacomo Puccini "Gianni Schicchi", con gli interpreti che indosseranno i gioielli aretini, andrà in scena al teatro Petrarca.