
Nuova vasca per il parto in acqua a Montevarchi: cambia il punto nascita alla Gruccia
Installata una nuova vasca nativa al blocco parto dell’ospedale di Santa Maria alla Gruccia. Si tratta di una vasca da travaglio e parto, a disposizione delle donne che sceglieranno il presidio valdarnese per portare a termine la gravidanza. E’ studiata appositamente per impieghi in ambiti ostetrico-ginecologici nelle varie fasi del travaglio e del parto anche per favorire il rilassamento. Molti studi hanno infatti dimostrato che l’acqua calda favorisce il rilassamento corporeo ed il raggiungimento di una sensazione di benessere. La manovra consente inoltre di ridurre il tempo del travaglio e di aumentare la dilatazione cervicale. Comporta anche dei benefici nel neonato, in particolare lo aiuta a non disperare calore. La donna entra in vasca quando il travaglio è ben avviato e i benefici sono immediati: i muscoli si rilassano e il dolore diventa meno intenso. Tra i lati positivi anche il fatto che l’immersione agevola la libertà di movimento. Il bacino infatti è più mobile e ciò può favorire la correzione di eventuali malposizioni fetali e facilitare la discesa del feto nel canale del parto. Senza contare una maggiore intimità per la neo mamma. L’acqua ha anche importanti effetti emodinamici: il galleggiamento sostiene il peso della donna riducendo l’opposizione alla gravità, diminuisce la pressione addominale sulla vena cava e sull’aorta migliorando la circolazione feto-placentare.La nuova vasca, dotata di porta, è ergonomica e permette quindi alla donna di assumere durante il travaglio la posizione che più le è comoda ed è inoltre dotata di dispositivo che permette la cromoterapia. "Un investimento che conferma l’attenzione dell’Asl Tse verso il blocco parto del presidio valdarnese", ha spiegato l’azienda sanitaria. Nei punti nascita è possibile scegliere diverse modalità per dare alla luce una nuova creatura. Il parto tradizionale rappresenta la modalità più diffusa e permette di partorire stando sdraiate sul lettino ginecologico. C’è poi il parto attivo, che sottolinea il ruolo decisionale della donna. La neo mamma può infatti muoversi liberamente durante il travaglio e scegliere la posizione del parto, nel rispetto dei suoi tempi e delle sue esigenze. C’è quindi il parto in acqua. Senza dimenticare la partoanalgesia, più comunemente conosciuta come epidurale. Ha lo scopo di ottenere una riduzione del dolore fisiologicamente presente durante il travaglio.